Dopo la felice conclusione (per gli zii paterni del bambino) del caso Eitan, l’ambasciatore israeliano a Roma, Dror Eydar, ha dichiarato durante un Forum: “La decisione della corte in Israele è una testimonianza dell’indipendenza del sistema legale nel Paese. Aspettiamo l’appello – per stabilire se il piccolo dovrà davvero tornare in Italia – ma intanto auguro a lui buona vita”.
“Dal momento in cui questa tragedia (del Mottarone ndr) è successa (ricordiamo che Eitan è l’unico sopravvissuto dei parenti che erano con lui, ndr), abbiamo accompagnato le due famiglie – ha continuato l’ambasciatore – Sono andato a Torino per essere accanto alle famiglie e aiutarle. Quando ho visto il piccolo Eitan che è uscito dalla stanza d’emergenza non potevo restare lontano, ho chiesto di avvicinarmi e gli ho dato una benedizione. Tutti erano insieme in quella stanza, ebrei e cristiani hanno pregato insieme per questo bambino”(nella foto, l’ambasciatore viene intervistato fuori dall’Ospedale “Regina Margherita” di Torino, dove Eitan era ricoverato).
A.B.