Europa – Centinaia di persone hanno organizzato manifestazioni simultanee in 9 città europee per fare pressione sul Governo turco affinché rilasci i prigionieri malati detenuti nelle carceri.
Come riporta il quotidiano turco Zaman, in Germania, l’Aktion für Flüchtlingshilfe, l’Iniziativa dei Nuovi Tedeschi, l’Iniziativa Für Ludwigsburg, in Francia l’organizzazione STOP RH, in Belgio e in Inghilterra, molte ONG hanno partecipato insieme ai volontari alle manifestazioni.
Nei Paesi Bassi, gli attivisti si sono riuniti davanti alla Corte di Giustizia dell’Aia per chiedere l’immediato rilascio dei detenuti malati e degli gli attivisti, presentando una richiesta al Parlamento olandese per chiedere alla Turchia l’immediato rilascio.
Il comunicato rilasciato dai manifestanti, in turco, olandese e inglese, afferma che la magistratura in Turchia ha perso la propria indipendenza ed è diventata, da parte dello Stato, un mezzo di esecuzione.
Nella dichiarazione si legge “Oggi ci riuniamo per chiedere giustizia non per noi stessi, ma per i prigionieri malati che sono stati ignorati in Turchia. Non lasceremo prigionieri malati in attesa di morire da soli”. “Pur essendo gravemente ammalati, centinaia di persone detenute nelle carceri si sono trasformate in intimidazioni per gli oppositori che non hanno ancora perso la libertà. Chi è detenuto per motivi puramente politici è costretto ad aspettare giorni per recarsi in ospedale, ed è costretto a sottoporsi ad un esame con le mani legate, ammanettato alle barelle e ai letti.
La dichiarazione ha sottolineato che i detenuti malati, che non possono ottenere assistenza medica e cure in condizioni carcerarie, stanno peggiorando e vengono rilasciati solo sul punto di morte.
Secondo l’ultimo rapporto pubblicato dall’Associazione per i diritti umani il 31 marzo 2020, nelle carceri turche ci sono un totale di 1.564 detenuti malati, di cui 590 in gravi condizioni.
Tra i prigionieri ci sono anche malati di cancro come Aisha Ozdogan arrestata nonostante avesse un cancro al quarto stadio, mentre una cinquantina di persone, sono già decedute tra le sbarre dopo aver sofferto e lottato contro il cancro.
Berlino è stata tra le capitali europee più affollata di manifestanti che hanno denunciato le condizioni gravi di salute di circa 600 detenuti, facendo un appello alla comunità internazionale e chiedere al Governo turco di rispettare la legge e la Costituzione.