Venezuela – Vittoria schiacciante alle elezioni regionali di domenica del Presidente Nicolas Maduro, vincendo 20 delle 23 posizioni di governatore e il municipio di Caracas.
“Bel trionfo, bella vittoria, bel raccolto, frutto del lavoro”, ha subito esultato in televisione il Presidente Maduro, parlando di “risultati travolgenti”.
La televisione di Stato parla della “vittoria storica della rivoluzione chavista” (dal nome di Hugo Chavez, figura della sinistra radicale latinoamericana e compianto predecessore di Maduro).
L’opposizione divisa ha partecipato per la prima volta ad un’elezione dal 2017 dopo aver boicottato le elezioni presidenziali e legislative e nonostante i discorsi che chiedevano l’unione, non è riuscita a unirsi. Ha vinto tre stati: l’isola di Nueva Esparta, Cojedes e soprattutto Zulia, lo stato petrolifero più popoloso del paese la cui capitale è Maracaibo, la seconda città più grande del Venezuela.
“La carta è per lo più rossa (colori del potere) come era prevedibile”, ha detto il politologo Luis Vicente Leon, sottolineando che la “deplorevole e assurda divisione dell’opposizione” gli è costata una “vittoria promessa” nello stato di Lara .
Il tasso di partecipazione è salito al 41,8% con 8,1 milioni di elettori in questo Paese di 30 milioni di abitanti colpito da una crisi economica senza precedenti e da iperinflazione, secondo i risultati annunciati in serata dal Consiglio elettorale nazionale (Cne).
Prima dell’annuncio dei risultati, l’avversario Henrique Capriles, due volte secondo alle presidenziali, aveva espresso riserve ritenendo che la chiusura tardiva dei seggi elettorali fosse fonte di possibile frode: “Maduro e il suo partito ordinano al CNE di non chiudere il uffici quando non ci sono più elettori (…) ci daranno voti che non esistono”, ha scritto su Twitter.
Opposizione divisa
L’Unione europea aveva dispiegato una missione elettorale, la prima in 15 anni. La missione farà rapporto martedì.
Il ministro della Difesa Vladimir Padrino ha assicurato in un comunicato televisivo in prima serata che la giornata è stata trascorsa in “pace”, anche se una persona è stata uccisa vicino ad un seggio elettorale a San Francisco (Zulia, ovest). Il Ministro dell’Interno ha promesso un’indagine assicurando che il fatto non era in relazione con le elezioni.
Più che il risultato, il ballottaggio è considerato importante perché costituisce un punto di partenza sia per il potere che cerca di togliere le sanzioni che gravano sul Paese, sia per un’opposizione che cerca di ricostruirsi prima delle elezioni presidenziali del 2024.