Per scongiurare l’ipotesi di un’invasione russa dell’Ucraina, il presidente Usa, Joe Biden, apre a Mosca e si dice disposto ad affrontare con gli alleati della Nato le “preoccupazioni della Russia”.
Gli Stati Uniti e l’Ucraina ritengono che Mosca stia preparando un’incursione nel territorio ucraino che potrebbe avvenire all’inizio del 2022, e che per questo motivo ha schierato migliaia di truppe al confine: secondo le stime dell’intelligence militare statunitense, al momento ci sono tra i 95mila e 115.000 soldati russi a breve distanza dai confini dell’Ucraina, pronti a una possibile invasione.
Una delle questioni più scottanti al centro delle relazioni fra Usa e Russia è infatti il timore di Mosca che l’Ucraina possa entrare nella Nato; il capo della Casa Bianca non accetta la richiesta di garanzie su questo tema, ma sembra aperto a un dialogo sull’argomento. Biden ha annunciato “incontri ad alto livello” tra Usa e Russia e almeno quattro grandi alleati della Nato per abbassare la temperatura lungo il fronte orientale dell’Alleanza.
Ad ogni modo Biden -che oggi telefonerà al presidente ucraino Volodymir Zelenski oltreché ai leader dei Paesi dell’Est europeo che fanno parte della Nato- ha escluso che gli Usa invieranno truppe in Ucraina in caso di invasione russa, ma ha minacciato conseguenze economiche “mai viste”.
Nell’incontro virtuale di martedì, Biden ha avvertito Putin che risponderà a un possibile attacco russo all’Ucraina con misure economiche, che potrebbero includere la “sospensione” di Nord Stream 2, il gasdotto russo che deve portare gas all’Europa, che è stato costruito ma non sta ancora pompando gas. Lo stesso neo cancelliere tedesco, Olaf Scholz, mercoledì ha minacciato possibili “conseguenze” sul gasdotto che collega la Germania alla Russia.