Libia – Le autorità libiche hanno rilasciato oggi, domenica, il Ministro della Cultura, Mabrouka Othman dopo essere stata arrestata, pochi giorni fa, con l’accusa di corruzione, l’erogazione di denaro pubblico, nonché la falsificazione di documenti.
La Procura della Repubblica ha inoltre chiarito in un comunicato, di mercoledì 29 dicembre, che “l’ordinanza del Pubblico Ministero per la custodia cautelare di Othman è intervenuta in relazione al caso di commissione dei fatti e di commissione dei reati di conseguimento di benefici in violazione delle leggi che circondano la pubblica amministrazione denaro con tutela, e l’esborso di denaro pubblico con modalità diverse dalla destinazione prevista”.
Ha inoltre confermato il coinvolgimento del ministro nella “falsificazione di documenti ufficiali allo scopo di complicare le procedure di verifica e tracciamento di aspetti dell’esborso di denaro pubblico”.
Il contratto per eseguire i lavori di manutenzione della Casa del Libro e dell’Editoria, della sala riunioni e della rotatoria di fronte al palazzo del Ministero, nonostante la manutenzione del Ministero di tutte queste sedi lo scorso anno, è l’accusa più importante contro il Ministro.
Questa decisione è arrivata circa 10 giorni dopo l’arresto del Ministro dell’Istruzione, Musa Al-Maqrif, sullo sfondo della mancata fornitura del libro di testo per l’anno accademico in corso, che ne ha impedito il lancio.
La detenzione “conservativa” di funzionari e ministri è stata ripetuta in Libia negli ultimi anni, ma spesso si è conclusa con il loro rilascio o con la condanna a pene più leggere.
Da oltre un decennio il Paese è in uno stato di caos e rientra nelle classifiche avanzate degli indicatori della diffusione della corruzione finanziaria e amministrativa a livello mondiale, alla luce dell’instabilità e dell’assenza di effettiva responsabilità per reati di spreco di denaro pubblico.