Emirati Arabi Uniti – I ribelli dicono di aver colpito anche la zona di Dubai, dagli Emirati non giunge però nessuna conferma.
Si è riunita intanto per una sessione straordinaria la Lega Araba, allarmata per l’escalation.
Gli Emirati Arabi Uniti hanno intercettato e distrutto due missili balistici in rotta verso Abu Dhabi, lanciati dai ribelli Houthi dello Yemen.
«I detriti e resti dei missili intercettati sono caduti in diverse aree intorno ad Abu Dhabi» ha detto il Ministero della difesa degli Emirati Arabi Uniti in una dichiarazione all’agenzia di stampa statale WAM, aggiungendo che lo Stato «è pronto ad affrontare qualsiasi minaccia» e che «verranno prese tutte le misure necessarie per proteggere il territorio».
Il conflitto nella penisola araba tra l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti ed i ribelli Houthi alleati con l’Iran (che lo scorso lunedì hanno colpito la città emiratina con dei droni esplosivi provocando tre vittime) si è intensificato con forza negli ultimi giorni tanto da spingere la Lega Araba a organizzare una sessione straordinaria.
Il segretario generale della Lega Araba, l’egiziano Ahmed Aboul Gheit, ha condannato con forza gli attacchi degli Houthi contro aree e strutture civili ad Abu Dhabi, sottolineando la «necessità» per la comunità internazionale di rimanere unita «di fronte a questi atti terroristici che minacciano la pace e la stabilità regionale».
Anche Dubai presa di mira?
Gli Houthi hanno oggi detto di aver preso di mira la base aerea Dhafra di Abu Dhabi, nonché luoghi «vitali e importanti» nella zona di Dubai, con il portavoce militare Yahya Saree che ha spiegato che l’attacco ha «raggiunto i suoi obiettivi con grande precisione». Come confermato all’emittente Al Jazeera, però, le autorità degli Emirati Arabi Uniti non hanno riferito di alcun attacco a Dubai.
La coalizione saudita-emiratina ha intanto messo in atto diversi raid contro gli Houthi, bombardando ad esempio un centro di detenzione temporanea della provincia di Saada (che ha provocato almeno 60 decessi), ma anche la capitale del Yemen Sana’a (20 vittime).
Attacchi che hanno provocato l’ira dei ribelli, che hanno invitato le aziende estere a lasciare gli Emirati: «Dopo i crimini commessi dall’aggressione USA-Arabia Saudita-Emirati contro il popolo yemenita, consigliamo alle aziende straniere negli Emirati di andarsene perché investono in un paese insicuro, i cui governanti continuano nella loro aggressione contro lo Yemen».
Oltre all’instabilità, la recente escalation ha sollevato le preoccupazioni di un peggioramento della crisi umanitaria nello Yemen, dove cinque milioni di persone sono «pericolosamente vicine alla carestia», secondo il Programma alimentare mondiale (Wfp).