La Giornata della Memoria ricorrerà domani, giovedì 27 gennaio. Le ha dedicato un tweet anche la neopresidente Ue Roberta Metsola, che ha scritto: “Il 27 gennaio sottolinea a tutti noi il dovere della memoria. Per non dimenticare e per continuare a lottare. Questo è l’impegno del Parlamento europeo”.
Metsola ha pubblicato anche un video in cui ha sottolineato che “la minaccia” nei confronti degli ebrei “resta” (lo abbiamo visto anche in Italia nei giorni scorsi con gli insulti, gli sputi e i calci da parte di due ragazzine 15enni nei confronti di un 12enne a Campiglia Marittima, in provincia di Livorno).
La presidente Ue ha aggiunto che quello che sta succedendo “è un nostro fallimento collettivo e dobbiamo fare di più per fare in modo che ogni cittadino europeo si senta al sicuro. Ognuno deve essere libero di credere in ciò per cui vuole avere fede”. “La nostra generazione ha una responsabilità sacra, che è quella di imparare le lezioni della storia. Nel momento in cui smettiamo di parlare dell’Olocausto noi permettiamo alla nostra memoria di affievolirsi”, ha concluso.
Un rapporto dell’Organizzazione Sionista Mondiale (WZO) e l’Agenzia ebraica per Israele rende noto che il 2021 “è stato l’anno più antisemita dell’ultimo decennio” in Europa. Sono stati rilevati in media di almeno dieci casi quotidianamente.
Lo riferisce “The Jerusalem Post”. Gli episodi (aggressioni verbali e fisiche, scritte antisemite, profanazioni, atti vandalici e propaganda antiebraica) sono anche di più di quelli che sono stati denunciati. Sono avvenuti soprattutto in relazione alla questione israelopalestinese durante festività ebraiche ed islamiche.