Il Marocco ha assunto per la prima volta, mercoledì, la presidenza del capitolo di Vienna del G77. Il passaggio di consegne della presidenza è avvenuto tra l’Ambasciatore del Costa Rica a Vienna, Alejandro Solano Ortiz, e l’Ambasciatore, Rappresentante Permanente del Marocco, Azzeddine Farhane, alla presenza dei Direttori Generali dell’UNOV, dell’UNIDO e dell’AIEA nonché del Segretario Esecutivo della CTBTO.
In questa occasione, l’Ambasciatore ha osservato che il G77 si è affermato come il forum più importante per i paesi in via di sviluppo nei forum internazionali volti a garantire il loro diritto allo sviluppo sostenibile ea promuovere i loro interessi economici e sociali.
“Sappiamo tutti che trovare consenso è spesso un processo laborioso che richiede impegno, pazienza, saggezza e tempo”, ha ammesso, osservando tuttavia che trovare un consenso è stata “la forza trainante del successo della diplomazia multilaterale e dell’efficacia dello spirito di Vienna”.
Per garantire maggiore visibilità al G77 e contribuire a rafforzare lo spirito del Vienna Consensus, l’Ambasciatore ha sottolineato l’importanza della sostenibilità dei tre sottogruppi del G77: Africa, America Latina e Caraibi e Asia.
L’Ambasciatore del Marocco ha inoltre sottolineato la creatività dei sottogruppi che consente di sviluppare idee, proposte e azioni da intraprendere nell’ambito delle iniziative e dei progetti multilaterali che il G77 ritiene nell’interesse della comunità internazionale.
Infine, ha sottolineato che il dialogo con gli altri gruppi su temi consensuali e iniziative costruttive potrebbe rafforzare lo spirito del consenso di Vienna, poiché la sua architettura multilaterale offre la possibilità di un’interazione positiva tra i sottogruppi del G77 e gli altri gruppi regionali e di impegnarsi in reciproche supporto in termini di cooperazione tecnica.
Il Gruppo dei 77 e la Cina è una coalizione di paesi in via di sviluppo con 134 Stati membri, progettata per promuovere gli interessi economici e politici collettivi dei suoi membri e creare una maggiore capacità negoziale alle Nazioni Unite.