Onu: il suo Ufficio per il coordinamento umanitario (Ocha) ha reso noto che oltre 2/3 dei siriani (circa 20 milioni) necessitano di aiuti umanitari. Triste record dopo 11 anni di guerra che non accenna cessare.
Quanto detto dall’Ocha, significa che 14 milioni e seicentomila siriani hanno bisogno del sostentamento umanitario internazionale. Peggio del 2020, con 13 milioni e 400mila siriani che dovevano avere protezione eassistenza alimentare e sanitaria.
In un Tweet, Mark Cutts, vice coordinatore regionale di Ocha per la Siria, ha scritto: “La sofferenza in Siria è al livello più alto dall’inizio della crisi. Le Nazioni Unite e i suoi partner assistono sette milioni di persone ogni mese, ma è necessario più sostegno”.
Mentre da ieri gli occhi del mondo sono puntati sull’Ucraina (dove c’è una guerra che dura dal 2014), dal 2011 nel Paese mediorientale hanno perso la vita circa mezzo milione di persone. Invece 12 milioni sono dovute fuggire dalle loro abitazioni, diventando profughi interni ed esteri.
Come se non bastasse, dal 2019 in Siria si assiste alla più grave crisi finanziaria degli ultimi decenni, in parallelo alla tremenda crisi economica in Libano. L’intero Medioriente ne risente.
Non dobbiamo poi dimenticare le conseguenze del Covid – 19. L’Ocha ha aggiunto che anche i siriani che sono rimasti o sono tornati nei luoghi d’origine prima del gennaio dello scorso anno, fanno sempre più fatica a trovare beni di prima necessità. Sempre secondo l’ufficio delle Nazioni Unite, è una situazione che peggiora ogni giorno.