Afghanistan: è libera Nadima Noor, cooperante fondatrice di una ong e attrice afghano – canadese (di Ottawa), 38 anni, prelevata dai talebani il 13 febbraio scorso. Gli “studenti coranici” erano entrati nel suo ufficio a Kabul e le avevano imposto di seguirli, se non voleva che i suoi dipendenti fossero uccisi.
Nadima non se l’era sentita di fuggire e di abbandonare il suo popolo, quando i talebani avevano ripreso il potere nell’agosto scorso. Ieri la donna è riuscita a chiamare il fratello Dastaan, che ha ringraziato i media per quanto si sono interessati alla vicenda, costringendo di fatto gli integralisti islamici a liberare sua sorella, che non era accusata di nulla.
A parlare di lei, è stata anche Barbara Schiavulli, corrispondente di guerra, scrittrice e direttrice di Radio Bullets, che ha lanciato un appello a favore di Nadima. Quest’ultima “è un’amica e un’attivista per i diritti delle donne – ha spiegato Schiavulli – Non so cosa abbia lasciato in lei quadi un mese di detenzione nelle mani dei talebani. Era rimasta – in Afghanistan, ndr) – perchè pensava di poter essere una voce per chi non c’è l’ha e hanno tentato di spegnere la sua. Non lo permetteremo. Certo è che ancora una 20ina di donne restano prigioniere dei talebani”.