Rwanda: la Corte d’Appello del Paese ha confermato ieri, lunedì 4 aprile, la condanna a 25 anni per Paul Rusesabagina, 67. E’ accusato di terrorismo dal regime del presidente Paul Kagame, di cui è un fermo oppositore, ma i giudici hanno respinto la richiesta di ergastolo nei suoi confronti.
Il dissidente ha trascorso quasi 600 giorni di carcere prima di essere condannato in primo grado lo scorso anno, in un processo che i suoi familiari e supporter hanno definito irregolare. Soprannominato lo “Schindler africano“, Rusesabagina è stato protagonista del film “Hotel Rwanda“ del 2004, dedicato al genocidio di dieci anni prima tra Tutsi e Hutu. Ha salvato più di 1.200 persone, nascondendole nel suo hotel; poi però è stato condannato con l’accusa per sostegno ai ribelli armati tra i 2018 e il 2019. L’imprenditore, per protesta, non è stato presente al processo e nemmeno per quest’ultima sentenza.