. L’assalto alla stazione di pompaggio dell’altroieri a ovest del Canale di Suez ha provocato la morte di 11 soldati e cinque feriti
IL CAIRO: il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi ha ordinato alle forze dell’ordine di completare la bonifica delle aree del Sinai da elementi terroristici durante una riunione del Consiglio supremo delle forze armate egiziane, il giorno dopo un attacco a un impianto di pompaggio dell’acqua a est del Canale di Suez. El-Sisi ha sottolineato la necessità di continuare ad attuare tutte le misure di sicurezza che contribuiscono all’eliminazione del terrorismo in tutte le sue forme. La riunione ha esaminato l’incidente, che ha ucciso 11 membri del personale di sicurezza, incluso un ufficiale, e ne ha feriti altri cinque. El-Sisi ha espresso le sue condoglianze per le vittime e i feriti e ha elogiato gli sforzi compiuti dalle forze armate egiziane nella lotta al terrorismo e alle sue fonti nella penisola del Sinai.
Ha anche elogiato gli sforzi dei servizi di sicurezza nel completare giganteschi progetti nazionali in collaborazione con altre istituzioni statali, rilevando l’apprezzamento del Paese per i sacrifici fatti dagli uomini delle forze armate e della polizia per preservare la sua sicurezza. Il colonnello Arkan Harb Gharib Abdel Hafez, portavoce militare delle forze armate egiziane, ha confermato in una dichiarazione che un gruppo di militanti, che ha definito “takfiri”, ha attaccato la stazione di pompaggio dell’acqua nel Sinai occidentale il 7 maggio, ingaggiando truppe egiziane di stanza a terra, uccidendo 11 persone. Le condanne per l’attacco sono arrivate da vari paesi arabi, con molti dei vicini regionali dell’Egitto che hanno espresso solidarietà al Cairo nella sua battaglia contro il terrorismo.