Iran – Al fine di sbloccare i negoziati fermi dall’11 marzo, il negoziatore dell’Unione europea incaricato di coordinare i colloqui sul nucleare iraniano a Vienna, Enrique Mora, è atteso martedì a Teheran per un ultimo passaggio.
L’Iran è impegnata da un anno in negoziati diretti con Francia, Germania, Gran Bretagna, Russia e Cina, e indirettamente con gli Stati Uniti, per rilanciare un accordo concluso nel 2015 sul proprio programma nucleare.
I colloqui mirano a riportare gli Stati Uniti a questo accordo, in particolare revocando le sanzioni contro l’Iran, e garantendo il pieno rispetto da parte di Teheran dei propri impegni, cosa che Teheran ha sempre negato di voler fare.
Ma gli Stati Uniti si sono ritirati unilateralmente nel 2018 sotto l’allora presidente Donald Trump e hanno reimposto pesanti sanzioni economiche, spingendo l’Iran a iniziare a tornare sui propri impegni.
Dopo l’interruzione dei negoziati nel mese di marzo a Vienna, l’Iran ha convocato per il 25 aprile un incontro “il prima possibile” per ripristinare l’accordo nucleare.
“L’agenda dei colloqui di Mora a Teheran è quasi fissata”, ha detto il portavoce del ministero Said Khatibzadeh durante la sua conferenza stampa settimanale, “Incontrerà Ali Bagheri, capo negoziatore della Repubblica islamica dell’Iran”.
Avversari da decenni, Iran e Stati Uniti hanno avviato negoziati solo indirettamente, anche se Teheran ha negoziato direttamente con le altre parti dell’accordo.
Tra i principali ostacoli c’è la richiesta di Teheran di rimuovere le Guardie Rivoluzionarie, l’esercito ideologico iraniano, dalla lista nera americana delle “organizzazioni terroristiche straniere”.
Lo scorso sabato, Josep Borrell, ha dichiarato al Financial Times che sta cercando una “via di mezzo” per porre fine all’impasse che minaccia di sabotare da più di un anno gli sforzi diplomatici europei per siglare un accordo. In cambio, la Repubblica Islamica ridurrebbe drasticamente la sua attività nucleare. Borrell ha detto al quotidiano britannico di essere stato lui a volere che il negoziatore Ue andasse a Teheran per discutere la questione, ma che l’Iran “era molto riluttante”. Borrell ha descritto questa missione di Mora come “l’ultima cartuccia”. “Non possiamo continuare così all’infinito, perché nel frattempo l’Iran continua a sviluppare il suo programma nucleare”.