In Libano i seggi si sono chiusi in varie regioni, secondo i recenti dati annunciati, la partecipazione è stata inferiore rispetto alle elezioni del 2018.
La giornata è stata segnata da molteplici episodi di provocazioni e tentativi di creare problemi e intralcio al traffico da parte di esponenti di Hezbollah per impedire agli elettori di raggiungere le urne ed esprimere la scelta per i nuovi parlamentari.
L’affluenza a mezzogiorno, secondo il Ministero dell’Interno, è stata del 15%, mentre la Commissione di vigilanza elettorale ha annunciato centinaia di violazioni derivanti dal silenzio elettorale da parte di vari organi di stampa, candidati e partiti politici.
Secondo il Ministero dell’Interno libanese, il tasso di partecipazione pubblica è stata di circa il 32%. Nel Primo Distretto di Beirut, alle 17.00 ora locale, ha votato il 26,53%, nel Secondo Distretto di Beirut il 28,21% e a Baalbek- Hermel affiliato al Terzo distretto della Bekaa il 39,83% mentre a Tripoli, all’interno del Secondo distretto settentrionale, l’affluenza è stata del 21%.
Queste elezioni in Libano si svolgono sullo sfondo di un crollo economico che la Banca Mondiale ha classificato tra i peggiori al mondo dal 1850.
Più dell’80% della popolazione è al di sotto della soglia di povertà, la sterlina libanese ha perso più del 90% il suo valore rispetto al dollaro e il tasso di disoccupazione ha toccato circa il 30%.
