Tunisia: il presidente Kais Saied destituisce quasi 60 giudici – Il presidente tunisino Kais Saied, che si è concesso pieni poteri dallo scorso luglio, ha modificato con decreto una legge che regola il funzionamento dell’autorità di controllo della giustizia e ha destituito quasi 60 giudici.
Un elenco di 57 giudici è stato pubblicato durante la notte sulla Gazzetta Ufficiale in un decreto che ne giustifica il licenziamento per “occultamento di casi di terrorismo”, “corruzione”, “molestie sessuali”, “collusione” con partiti politici e “turbazione del funzionamento della giustizia” ; il presidente Saied aveva precedentemente annunciato “una decisione storica” dopo un Consiglio dei ministri di mercoledì.
Tra i magistrati dimessi che potrebbero essere oggetto di procedimenti giudiziari, troviamo un ex portavoce del polo di lotta al terrorismo, un ex direttore generale delle dogane e l’ex capo del Consiglio Superiore della magistratura.
I licenziamenti riguardano anche i giudici che hanno supervisionato il dossier dei cosiddetti “servizi segreti” riguardante l’indagine sull’assassinio nel 2013 di due leader di sinistra, Chokri Belaid e Mohamed Brahmi, da anni in stallo.
Lo scorso febbraio il presidente Kais Saied aveva sciolto il Consiglio Superiore della magistratura modificandone la composizione e recentemente ha modificato la composizione dell’autorità elettorale dell’ISIE che sovrintende alle elezioni in Tunisia.
Dal 25 luglio del 2021, assicurandosi di agire nell’interesse del Paese di fronte ai numerosi blocchi politico-economici, Kais Saied concentra tutti i poteri e dirige il Paese con decreti-legge e prosegue la sua tabella di marcia che prevede un referendum sulla Costituzione il 25 luglio e elezioni legislative anticipate il 17 dicembre.