Non si fermano le preoccupazioni per il mancato rispetto dei diritti umani in Iran, in particolare nei confronti degli esponenti del mondo dell’arte e della cultura. Il regista plurupremiato Jafar Panahi, oppositore del regime, è stato condannato a 6 anni di carcere.
Era finito in manette l’11 luglio scorso (giorno del suo 62° compleanno), dopo essersi presentato alla procura di Teheran per avere notizie su un collega già in prigione.
La condanna era stata comminata a Panahi nel 2010 “e quindi è stato condotto nel centro di detenzione di Evin per scontare la sua pena”, ha fatto sapere il portavoce della magistratura Massoud Setayeshi. Il regista proveniente dall’Iran ha ricevuto numerosi riconoscimenti all’estero: al Festival di Cannes, al Festival del Cinema di Berlino, in Francia si è aggiudicato il Premio Cèsar, e alla Mostra del Cinema di Venezia ha vinto anche un Leone d’Oro.