Il Parlamento del Belgio ha approvato la ratifica di un trattato che consentirà lo scambio di prigionieri con l’Iran, aprendo la strada al ritorno a casa di un diplomatico iraniano incarcerato con l’accusa di terrorismo per aver progettato un attentato. Il governo del primo ministro Alexander de Croo sostiene come si tratti dell’unica via possibile per liberare un belga già detenuto in Iran, l’operatore umanitario incarcerato Olivier Vandecastereele, ma i critici dell’accordo, passato con 79 voti a favore, 49 contrari e 11 astensioni, sia belgi che membri di un movimento di opposizione iraniano in esilio, affermano che Bruxelles sta legittimando la presa di ostaggi da parte di Teheran. Alla fine di febbraio, le autorità iraniane hanno arrestato il 41enne Vandecasteele, con l’accusa di spionaggio. Il suo arresto non è stato reso pubblico, ma l’11 marzo il Belgio ha firmato il trattato di scambio di prigionieri con l’Iran che è stato ratificato ieri. L’uomo ha lavorato nella nazione persiana per diverse organizzazioni umanitarie non governative per cinque anni, ma ha lasciato il Paese nel marzo 2021 dopo aver perso il lavoro. È tornato a febbraio per ritirare i suoi effetti personali e in quel momento è stato arrestato e incarcerato accuse che secondo il governo belga sono infondate. In cambio di una sua consegna Bruxelles è disposta a concedere il ritorno a Teheran del diplomatico Assadollah Assadi, condannato lo scorso anno a 20 anni di prigione per aver orchestrato un complotto per mettere una bomba a una riunione del 2018 dei leader dell’opposizione iraniana in Francia.
Se al diplomatico sarà permesso di tornare in Iran, è probabile che venga immediatamente rilasciato in quanto il trattato consentirebbe ai condannati di un Paese di scontare la pena nell’altro, ma concede anche a ciascuna parte di concedere l’amnistia, cosa che con ogni probabilità avverrà. In una dichiarazione il Consiglio nazionale della Resistenza iraniana, che aveva esercitato forti pressioni contro il trattato, ha bollato la sua ratifica come “vergognosa”. Il voto del Belgio, ha affermato, fornirebbe “il più alto incentivo per il fascismo religioso che governa l’Iran a intensificare il terrorismo e utilizzare il più possibile la presa di ostaggi per il rilascio dei suoi terroristi e agenti arrestati”. Il consiglio è l’ala politica dei Mujahedeen Khalq, che cerca di rovesciare il governo islamico dell’Iran.