La Tunisia convoca l’Incaricato d’Affari dell’Ambasciata degli Stati Uniti in risposta alle dichiarazioni di Blinken
Blinken ha criticato i risultati del referendum in Tunisia sulla costituzione e ha affermato che è stato “caratterizzato da una bassa affluenza alle urne”, affermando che “indebolisce il percorso della democrazia in Tunisia, mina i diritti umani e limita le libertà”.
Il Ministero degli Affari Esteri tunisino ha annunciato, venerdì, la citazione dell’Incaricato d’Affari presso l’Ambasciata degli Stati Uniti, Natasha Francesky, a causa delle dichiarazioni del Segretario di Stato americano, Anthony Blinken, sul percorso politico del Paese, a seguito del recente referendum sulla nuova costituzione.
In una dichiarazione, il ministero degli Esteri ha affermato che il Ministro degli Esteri tunisino Othman El-Grandi ha informato l’Incaricato d’affari statunitense dell'”estremo stupore” della Tunisia per le dichiarazioni di Blinken che “non riflettono affatto la realtà della situazione” nel Paese.
Il Ministro ha affermato che il suo Paese sta attraversando una “fase chiave della sua storia e attende con impazienza il sostegno e l’appoggio di tutti i suoi partner se sono davvero desiderosi di rendere l’esperimento democratico tunisino un successo invece di metterlo in discussione e dare il opportunità per coloro che lo perseguitano di sabotarlo”.
La dichiarazione del ministero degli Esteri tunisino ha anche definito “inaccettabili” le dichiarazioni rese dall’ambasciatore statunitense nel Paese davanti al Congresso, come citato dalla Reuters.
Il Presidente tunisino Kais Saied ha sottolineato la sovranità del suo Paese e l’indipendenza delle sue decisioni interne, nonché il suo diritto all’autodeterminazione, sottolineando il suo rifiuto di qualsiasi forma di ingerenza nei suoi affari.
Inoltre il Presidente tunisino ha affermato, durante il suo incontro con il Ministro degli Esteri Othman El-Grandi, che “la Tunisia è uno Stato libero, indipendente e sovrano e che la sua sovranità e l’indipendenza sono al di sopra di ogni considerazione”, osservando che ” tra i principi su cui si basa il diritto internazionale vi è il principio del diritto dei popoli, l’autodeterminazione e la non ingerenza negli affari interni degli Stati.
Le dichiarazioni del segretario di Stato Usa hanno suscitato ampie polemiche in Tunisia, tra appelli a proteste davanti all’Ambasciata americana, denunciando questa ingerenza statunitense negli affari del Paese.
In questo contesto, la Lega tunisina per la difesa dei diritti umani ha condannato l’ingerenza statunitense negli affari politici tunisini e ha chiesto una protesta, sabato, davanti all’Ambasciata americana.