Afghanistan: una grave ondata di freddo uccide 166 persone – La temperatura è scesa a -33 gradi Celsius in alcune parti dell’Afghanistan che ha causato la morte di almeno 166 persone, secondo un funzionario del Ministero della gestione dei disastri. Il funzionario ha affermato che 88 persone sono morte in una settimana, il che porta il bilancio totale delle vittime finora a 166 sulla base dei dati di 26 stati su 34.
Questo freddo intenso è talvolta accompagnato da neve o pioggia che provoca ghiaccio e porta a frequenti interruzioni di corrente.
Prima dell’ondata di freddo, le organizzazioni umanitarie avevano avvertito che più della metà dei 38 milioni di persone erano sull’orlo della fame e che 4 milioni di bambini soffrivano di malnutrizione.
Il freddo ha provocato anche il crollo o il danneggiamento di circa 100 abitazioni e la morte di circa 80.000 capi di bestiame, risorsa fondamentale nel poverissimo Paese.
L’Organizzazione mondiale della sanità ha invece annunciato questa settimana la morte di 17 persone in un villaggio della provincia di Badakhshan (nord-est) per “polmonite acuta”.
L’organizzazione ha riferito che “le difficili condizioni meteorologiche hanno impedito alle squadre di soccorso di raggiungere l’area”.
Gli aiuti umanitari sono diminuiti bruscamente dopo che i talebani hanno preso il potere in Afghanistan più di due anni fa a seguito del ritiro delle forze statunitensi.
A dicembre, il governo talebano ha vietato alle donne afghane di lavorare nelle organizzazioni umanitarie, costringendo molte di queste organizzazioni a sospendere le operazioni.
Grazie all’esenzione poi approvata per il settore sanitario, alcune Ong hanno potuto riprendere le loro attività.