Siccità, al via in Marocco all’autostrada dell’acqua: entro settembre 400 mln di metri cubi lungo 66 km per irrigare 176mila ettari – Al via, in Marocco, all’autostrada dell’acqua. L’opera dalle dimensioni titaniche è deputata a trasferire ogni anno 400 milioni di metri cubi d’acqua su una distanza di 66 chilometri per fornire il bene primario alla metropoli di Casablanca e all’intera regione che conta 6 milione di persone.
Si tratta del frutto di un investimento stimato in circa 600 milioni di dollari, finanziato quasi interamente dallo Stato e dalle Regioni.
L’opera, che prevede il trasporto di 15 metri cubi al secondo, è nata dall’ingegneria marocchina e inizia dalla località di Oued Sebou, a nord-est della cittadina rurale di Sidi Yahia El Gharb, 80 chilometri a nord di Rabat.
Secondo i responsabili – da quanto apprende AGRICOLAE – potrebbe essere completata a settembre.
Il progetto di interconnessione dei bacini idraulici di Sebou e Bouregreg consentirà il trasporto delle risorse idriche per l’irrigazione di oltre 176.000 ettari di terreno agricolo, ha affermato il ministro delle attrezzature e dell’acqua, Nizar Baraka.
Questo consentirà di mobilitare 180 milioni di m3 di acqua dalle dighe di Bin El Ouidane e Ahmed El Hansali per irrigare 120.000 ettari a Doukkala e Bni Amir, nonché 56.000 ettari a Bni Moussa.
Il Ministro è intervenuto pochi giorni fa in risposta ad un’interrogazione orale alla Camera dei Consiglieri su “l’interconnessione dell’acqua potabile tra le città”, sottolineando l’impatto positivo di questo progetto sulla sicurezza alimentare, sui prezzi e sulla tutela del potere d’acquisto dei cittadini.
Il Ministro ha evidenziato inoltre che l’urgente operazione di interconnessione tra i bacini idraulici di Sebou e Bouregreg dovrebbe consentire di far fronte a diverse limitazioni, in particolare la riduzione delle risorse idriche, il susseguirsi di anni di siccità e la pressione sulla diga di Al Massira, che fornisce acqua potabile a diversi paesi.
Gli ultimi cinque anni hanno visto la perdita di quasi 6,5 miliardi di m3 di acqua, di cui 700 milioni di m3 nel 2022, sebbene quest’ultimo sia stato l’anno più secco dal 1945, aggiungendo che dallo scorso anno sono stati persi anche 300 milioni di m3 di acqua.
Baraka ha sottolineato l’importanza di questa opera idraulica per far fronte alla carenza idrica che potrebbero incontrare le città di Rabat e Casablanca e le loro regioni, la cui popolazione è stimata in quasi 12 milioni di abitanti, sottolineando che questo progetto consentirà il trasferimento dell’acqua in eccesso stimata tra 200 e 300 milioni di m3.
Il Ministro ha rilevato infine che è necessario ridurre la pressione esercitata sulla diga di Al Massira che fornisce acqua alle città di Casablanca, Settat e Berrechid e il cui bacino è attualmente di soli 124 milioni di m3, mentre la sua capacità totale è di circa 2,66 miliardi di m3.