L’esercitazione Nato manda in tilt i voli: cosa può succedere fino al 23 giugno

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L’esercitazione Nato manda in tilt i voli: cosa può succedere fino al 23 giugno – Centinaia di voli sui cieli europei dureranno di più per l’esercitazione degli aerei militari della Nato: ecco quali sono le cause.

Lo scorso lunedì ha preso il via “Air Defender 2023”, l’esercitazione aerea più grande di sempre organizzata dalla Nato che mette in campo 250 velivoli da guerra tra cui 190 jet da combattimento sui cieli europei. Quali sono, però, le conseguenze? I voli commerciali saranno più lunghi a causa del cambiamento di rotta obbligatorio per non interferire con i mezzi dell’Alleanza Atlantica.

Quanti voli coinvolti

Secondo le prime stime di Eurocontrol, un’organizzazione civile-militare dedicata al supporto dell’aviazione europea, in questi giorni subiranno cambiamenti sui normali percorsi già tracciati almeno 800 voli al giorno tra cui, quasi la metà di essi (stimati in 300) avranno una durata maggiore. I disagi sui passeggeri saranno minimi se non, appunto, dovuti alla maggior lunghezza del tratto da percorrere che, in ogni caso, non interesseranno i voli nazionali ma soprattutto lo spazio aereo tedesco, della Repubblica Ceca, di Romania, Polonia e Paesi Baltici.

Circa 800 voli commerciali al giorno dovranno effettuare un percorso diverso“, afferma Eurocontrol in un documento aggiungengo che 300 di questi “si vedranno allungare la distanza di 110 chilometri, in media, qualcosa come 7 minuti in più di viaggio“. Insomma, problematiche quantomeno contenute considerando che, in media, i ritardi previsti possono essere anche inferiori ai cinque minuti. La maxi esercitazione si concluderà il prossimo 23 giugno con i maggiori disagi, per i passeggeri civili, previsti nel week-end in arrivo quando si prevede un picco di partenze e maggiore traffico sui cieli europei.

Tutto ciò accadrà perché spazi aerei normalmente praticati saranno chiusi e riservati soltanto agli aerei militari: nello specifico, il Corriere fa sapere che il “blocco est” avrà limitazioni tra le 10 e 14 ore italiane, quello a sud della Germania fra le 13 e le 17 e il settore nord tra le 16 e le 20. In pratica, quindi, non oltre quattro ore a blocco ma chi si troverà a sorvolare quelle aree in quei momenti potrebbe vedere allungato il proprio percorso per i motivi appena spiegati.

Le repliche

Ma come vivranno questi disagi le principali protagoniste, ossia le compagine aeree? Per adesso le lamentele sono limitate perché viene riconsociuta l’importanza di queste operazioni “per una buona causa, dobbiamo assicurarci che l’Europa può difendersi dai pericoli esterni“, ha dichiarato al quotidiano Carsten Spohr, ceo del gruppo Lufthansa. I passeggeri potranno, eventualmente, essere risarciti qualora i ritardi fossero maggiori di quelli previsti? La risposta l’ha data Willie Walsh, direttore generale della Iata (Associazione Internazionale del Trasporto Aereo), sottolineando che “non credo sia una cosa giusta” che le compagnie risarciscano i passeggeri per gli eventuali mini ritardi dovuti alle esercitazioni della Nato.

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