Spagna – Urne aperte in un’elezione generale aspramente contestata che potrebbe vedere l’estrema destra giocare un ruolo chiave nel governo per la prima volta da quando il Paese è tornato alla democrazia dopo la morte del generale Franco cinque decenni fa.
Seggi aperti in Spagna dove si vota per il rinnovo del Parlamento: 37,5 milioni di elettori sono chiamati a esprimersi in una battaglia che vede i socialisti del premier uscente Pedro Sanchez combattere contro il Partito popolare (Pp) guidato da Alberto Nunez Feijoo, dato per favorito nei sondaggi.
Sulle elezioni, indette a sorpresa dopo la sconfitta della sinistra alle elezioni comunali e regionali di maggio, incombe la minaccia dell’estrema destra di Vox di Santiago Abascal: i sondaggi suggeriscono che il conservatore PP avrà bisogno del sostegno del partito di estrema destra Vox per formare un governo in quella che sarebbe la prima volta di un partito di estrema destra al potere nella storia della democrazia spagnola, dalla fine della dittatura del generale Francisco Franco nel 1975.
Quasi tutti i sondaggi danno il Pp per favorito ma Sanchez non molla e punta a una rimonta. Nelle ultime indagini di voto, un elettore su cinque era ancora indeciso; a pesare potrebbe essere anche la tempistica, con le elezioni a fine luglio, in pieno periodo vacanziero con temperature torride. Proprio per questo, più di 2,47 milioni di elettori hanno già votato per corrispondenza, un numero record.
Sánchez dal canto suo ha definito il voto di oggi come una cruciale resa dei conti tra le forze del progresso e quelle del conservatorismo reazionario. Il primo ministro sostiene che solo il PSOE e la nuova alleanza di sinistra Sumar, guidata dal vice primo ministro spagnolo e ministro del Lavoro, Yolanda Díaz, possono difendere e realizzare il programma progressista che ha portato avanti negli ultimi quattro anni.
Ma il PP e Vox accusano Sánchez e i suoi partner di minoranza nell’alleanza Unidas Podemos di essere deboli, opportunisti e troppo dipendenti dai partiti separatisti catalani e baschi da cui dipendono per il sostegno in Parlamento. Inoltre, sostengono che Sánchez e i suoi partner abbiano deluso gli spagnoli con la loro pessima riforma della legislazione sui reati sessuali, che ha portato alla liberazione anticipata di oltre 100 condannati per reati sessuali.
D’altro canto, negli ultimi giorni di campagna elettorale, si è trovato in difficoltà anche il leader conservatore Alberto Núñez Feijóo, che si è trovato a dover rispondere a nuove domande sulla sua amicizia negli anni ’90 con un uomo che è stato poi condannato per traffico di droga.