Mali e Niger denunciano contemporaneamente gli accordi contro la doppia imposizione con la Francia – I regimi militari di Mali e Niger hanno annunciato martedì in una dichiarazione congiunta, di denunciare gli accordi mirati alla non doppia imposizione con la Francia, continuando a sciogliere i legami con Parigi e a rafforzare le proprie relazioni.
I governi dei due paesi del Sahel hanno invocato in questo comunicato stampa “il persistente atteggiamento ostile della Francia nei confronti dei nostri Stati” e “il carattere squilibrato di queste convenzioni che provocano un notevole deficit per il Mali e il Niger”.
Gli accordi termineranno “entro tre mesi”, dicono.
L’impatto pratico di queste denunce non è immediatamente chiaro.
Il sito dell’amministrazione fiscale francese indica che la Francia è legata rispettivamente al Mali e al Niger dal 1972 e dal 1965 da convenzioni che “tendono ad evitare (“eliminare” per il Niger) la doppia imposizione e a stabilire norme di mutua assistenza in materia fiscale.
Gli accordi coprono le imposte personali e societarie, le imposte di successione e persino le spese di registrazione.
Questa denuncia è l’ultimo atto volto a svelare i legami mantenuti dal Mali e dal Niger con la Francia da quando i militari hanno preso il potere con la forza a Bamako nel 2020 e a Niamey nel 2023 . Le autorità di un altro paese del Sahel, il cui esercito ha preso il comando nel 2022, il Burkina Faso, avevano già denunciato qualche mese fa la convenzione fiscale con la Francia.
I tre paesi che affrontano il jihadismo e problemi simili hanno formato un’alleanza quest’anno e i loro ministri degli Esteri hanno appena proposto la creazione di una confederazione.