Turchia: i Fratelli Musulmani vendevano la cittadinanza per 60.000 dollari – La revoca della cittadinanza turca di Mahmoud Hussein, la guida della Fratellanza Musulmana, a causa di una manipolazione immobiliare, ha rivelato la presenza di un’altra mafia all’interno del gruppo che vendeva cittadinanze ai suoi membri e ad altri a prezzi elevati, fino a 60.000 dollari a testa. Fonti hanno rivelato a Al Arabiya.net che tra i membri di questa mafia della Fratellanza Musulmana, c’è il figlio di un importante funzionario del gruppo, fuggito in Turchia dopo la rivoluzione del 2013 e condannato per un caso di violenza e terrorismo nel governatorato di Dakahlia, nel nord dell’Egitto.
Il figlio di un funzionario della Confraternita riceveva 60.000 dollari per completare i documenti e le procedure necessarie per ottenere la cittadinanza. Inoltre, è emerso che importanti professionisti dei media affiliati al gruppo, incluso il personale di alto livello, alcuni dei quali residenti al di fuori della Turchia, sono coinvolti in questa mafia. Hanno ricevuto pagamenti che variavano dai 20.000 ai 40.000 dollari per fornire la cittadinanza turca a individui che non risiedevano nel paese.
Inoltre, le fonti hanno indicato che stavano facilitando l’ottenimento della residenza per coloro che desideravano acquisire la cittadinanza, chiedendo loro di recarsi annualmente in Turchia per il rinnovo della residenza. I loro nomi venivano poi inseriti negli elenchi preparati dal gruppo per i suoi membri interessati a ottenere la cittadinanza.
Inoltre, un’associazione affiliata alla Fratellanza Musulmana è coinvolta in questo settore della cittadinanza, richiedendo il pagamento di una donazione in dollari per coprire le spese dell’associazione, compresi affitti, stipendi, ecc.
Fonti avevano precedentemente rivelato ad Al Arabiya.net che il ritiro della cittadinanza a Mahmoud Hussein potrebbe essere seguito dal ritiro della cittadinanza di diversi altri leader di spicco, inclusi due assistenti senior di Hussein, a causa di quella che è nota come “proprietà rotativa”. Questa pratica consiste nell’acquistare una proprietà per una grossa somma di denaro in dollari al fine di ottenere la cittadinanza turca.
Tuttavia, è emerso che i membri della Confraternita acquistavano queste proprietà per ottenere la cittadinanza e poi le vendevano ad altri in modo fittizio, in cambio di ingenti somme di denaro, con l’obiettivo di ottenere a loro volta la cittadinanza.
Redazione