Iran: soltanto 6 i candidati alla presidenza, escluso l’ex presidente Ahmadinejad – Domenica il Consiglio dei Guardiani dell’Iran ha approvato la candidatura del portavoce del parlamento iraniano e di altri cinque alle elezioni presidenziali del 28 giugno.
Il consiglio ha nuovamente escluso dalla candidatura l’ex presidente Mahmoud Ahmadinejad, un populista infuocato noto per la repressione seguita alla sua contestata rielezione nel 2009.
La selezione dei candidati approvata dal Consiglio dei Guardiani, un gruppo di religiosi e giuristi supervisionato in ultima analisi da Khamenei, suggerisce che la teocrazia sciita iraniana spera di agevolare le elezioni dopo che le recenti votazioni hanno visto un’affluenza alle urne bassa da record e mentre le tensioni rimangono alte per il rapido avanzamento del programma nucleare del paese. programma, così come la guerra tra Israele e Hamas.
Il Consiglio dei Guardiani ha inoltre continuato a non accettare una donna o chiunque chiedesse un cambiamento radicale nella governance del Paese.
Il candidato più importante rimane Mohammed Bagher Qalibaf, 62 anni, ex sindaco di Teheran con stretti legami con la Guardia rivoluzionaria paramilitare del paese. Tuttavia, molti ricordano che Qalibaf, in quanto ex generale della Guardia, prese parte alla violenta repressione degli studenti universitari iraniani nel 1999. Secondo quanto riferito, ordinò anche l’uso di armi da fuoco contro gli studenti nel 2003 mentre prestava servizio come capo della polizia del paese.
Il Consiglio dei Guardiani ha squalificato Ahmadinejad, l’ex presidente che metteva in dubbio l’Olocausto. Ahmadinejad sfidò sempre più Khamenei verso la fine del suo mandato ed è ricordato per la sanguinosa repressione delle proteste del Movimento Verde del 2009.