Marocco: queste le dichiarazioni del Ministro della Giustizia sulla difesa dei diritti online – Il Ministro della Giustizia marocchino, Abdellatif Wehbe, ha suscitato un acceso sulla difesa dei diritti online – Il Ministro della Giustizia marocchino, Abdellatif Wehbe, ha suscitato un acceso dibattito pubblico invitando i cittadini a rivolgersi alla magistratura per proteggere i propri diritti contro ricatti e diffamazioni sui social media. Durante una sessione parlamentare, Wehbe ha esortato chiunque subisca abusi a intentare causa presso il tribunale più vicino.
Il contesto attuale è caratterizzato da tensioni sulle piattaforme social, con richieste di sanzioni più severe e potenziali divieti per applicazioni come TikTok, accusate di diffondere contenuti immorali e di incitare alla diffamazione. In risposta a queste problematiche, il Marocco sta preparando leggi per regolare l’uso delle piattaforme social e combattere i crimini informatici, mirando a colmare le lacune legislative esistenti.
Il professor Al-Ghali Al-Ghailani ha sottolineato che il Ministero sta lavorando su due progetti di legge per affrontare il vuoto giuridico e ha evidenziato le pene previste dal Codice penale marocchino per chi utilizza mezzi elettronici per violare la vita privata degli individui. Inoltre, si prevede un inasprimento delle sanzioni per i crimini informatici, con l’obiettivo di allineare la giurisprudenza marocchina agli accordi internazionali, come la Convenzione di Budapest sulla criminalità informatica.
Wehbe aveva già attirato l’attenzione l’estate scorsa, minacciando sanzioni penali per le attività su piattaforme come YouTube e TikTok, accentuando le preoccupazioni su come il governo intenda gestire la libertà di espressione e la sicurezza online.
Redazione