IMPORTANTE APPELLO PER LA PACE DA PARTE DEL SINDACO DI GOMA

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IMPORTANTE APPELLO PER LA PACE DA PARTE DEL SINDACO DI GOMA

Un sentito e accorato appello per la Pace è stato pronunciato dal Sindaco di Goma, Faustin Kapend Kamand, in occasione dell’incontro del 3 gennaio 2024, con Francesco Barone, Presidente di Help senza confini onlus e autore di 62 missioni umanitarie in Africa. Nel corso del colloquio, il Sindaco ha ribadito il desiderio di vedere finalmente la fine della guerra, che si protrae da molti anni e che ha causato la morte di milioni di persone nella Repubblica Democratica del Congo. Inoltre, ha manifestato la speranza che l’intera Comunità internazionale si mobiliti per consentire la fine delle continue violenze, dei saccheggi e delle prevaricazioni nei confronti di persone innocenti. Attualmente il conflitto coinvolge l’esercito regolare congolese e i gruppi ribelli che destabilizzano gran parte del territorio del Nord Kivu. Proprio in questi giorni, Barone è impegnato nuovamente a Goma per una missione umanitaria finalizzata a portare aiuti alla popolazione e a consolidare i progetti avviati nei precedenti anni. Raggiunto telefonicamente, siamo rimasti colpiti dal suo commento a seguito di un suo intervento di aiuto in un campo profughi.
“È come entrare in un girone infernale. Si resta travolti dai sentimenti di rabbia, incredulità e compassione. Si vede e si sente il dolore di chi vive in condizioni disumane. Le cause sono ormai note: l’accaparramento di preziose risorse da parte di uomini con i visi truccati di oro, diamanti, coltan e cobalto. Tutto è in bianco e nero, come pure le lacrime che hanno disinfettato e pulito i miei occhi, rendendo così più nitide le sagome dei tanti arlecchini, responsabili di questa immane tragedia. Qui c’è un’ “epidemia cronica” di cui si evita di parlare: La fame. Qui c’è il volto sfigurato dell’ umanità che sta naufragando. Qui c’è la solitudine che ha assalito e graffiato i miei pensieri ed ha proiettato il mio sguardo al cielo. Ancora una volta ho chiesto: dove siete?”

 

A.C.

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