Macron: l’Algeria “disonora se stessa” non rilasciando lo scrittore Boualem Sansal – Il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato lunedì che l’Algeria “disonora se stessa” non rilasciando lo scrittore franco-algerino Boualem Sansal, arrestato a metà novembre ad Algeri.
“L’Algeria che amiamo tanto e con la quale condividiamo tanti bambini e tante storie sta entrando in una storia che la disonora, impedendo ad un uomo gravemente malato di farsi curare”, ha affermato davanti agli ambasciatori francesi riuniti all’Eliseo.
“E noi che amiamo il popolo algerino e la sua storia, esorto il loro governo a rilasciare Boualem Sansal”, ha aggiunto. Questo “combattente per la libertà” è “detenuto in modo del tutto arbitrario da funzionari algerini”, ha insistito.
Il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune ha parlato per la prima volta del suo arresto il 29 dicembre, definendolo un “impostore” inviato dalla Francia.
L’autore di 2084: La fine del mondo, naturalizzato francese nel 2024, è perseguito ai sensi dell’articolo 87 bis del codice penale algerino, che punisce come atto terroristico o sovversivo qualsiasi atto volto alla sicurezza dello Stato, all’integrità territoriale, alla stabilità e al normale funzionamento delle istituzioni.
Secondo il quotidiano francese Le Monde, il governo algerino avrebbe preso male le dichiarazioni rilasciate dal signor Sansal ai media francesi Frontières, ritenuti di estrema destra, nelle quali avrebbe ripreso la posizione del Marocco secondo cui il territorio del paese sarebbe stato troncato colonizzazione francese a vantaggio dell’Algeria.
Il suo arresto si aggiunge alla nuova crisi tra Parigi e Algeri, iniziata a luglio dalla decisione di Emmanuel Macron di riconoscere il Sahara Occidentale come soggetto alla sovranità marocchina.
L’ex colonia spagnola del Sahara Occidentale, considerata “territorio non autonomo” dall’ONU, contrappone da mezzo secolo il Marocco ai separatisti sahrawi del Fronte Polisario, sostenuto da Algeri.