Dalla penna alla prigione, il coraggio di Boualem Sansal

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Boualem Sansal - algerino

Dalla penna alla prigione, il coraggio di Boualem Sansal – Boualem Sansal, noto con il soprannome l’“Orwell algerino”, è ancora in carcere e le sue condizioni di salute stanno peggiorando. Sansal con I suoi scritti e la sua audace critica nei confronti dell’islam radicale e del regime algerino, ha sfidato ciò che molti preferirebbero mantenere nell’ombra. Sansal ha sempre scelto di rimanere in Algeria nonostante i consigli e le pressioni degli amici a espatriare in Francia, lui ha sempre risposto che dovevano essere i membri del regime algerino ad andarsene, non lui. Anche nel giorno del suo arresto, ha continuato a percorrere quelle strade rischiose, che negli anni novanta, durante la guerra civile, i terroristi le usavano per i posti di blocco.

Sansal ha 75 anni ed è stato incarcerato il 16 novembre scorso dopo essere atterrato all’aeroporto di Algeri proveniente da Parigi. Secondo un portavoce del governo algerino, Sansal è definito un “fascista filosionista”.
Il Presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto la sua liberazione, ma per il presidente algerino Tebboune, Sansal è un “traditore” e un “figlio di nessuno”. Mentre la Francia sembra paralizzata nelle sue azioni, Sansal, paragonato a un “Solzhenitsyn islamico”, rischia l’ergastolo mentre il cancro lo consuma dietro le sbarre.

Redazione

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