In Iran continuano le manifestazioni per il dodicesimo giorno nella maggior parte delle città e la polizia iraniana ha confermato che affronterà “con forza” i manifestanti.
Il comando di polizia iraniano ha avvertito che le sue unità affronteranno “con tutte le loro forze” i manifestanti che da 12 giorni protestano per la morte della giovane Masha Amini arrestata dalla polizia morale.
“Oggi i nemici della Repubblica islamica dell’Iran e alcuni rivoltosi stanno cercando di manomettere l’ordine pubblico e la sicurezza della nazione con vari pretesti”, ha affermato il comando.
Le forze di sicurezza hanno sparato pesantemente sui manifestanti a Tabriz, la capitale dell’Azerbaigian orientale, nel nord dell’Iran.
In centinaia hanno manifestato anche nella città di Yazd e nella città di Ashnoeh nell’ovest del Paese. I manifestanti hanno chiuso un’autostrada nella capitale Teheran.
I siti web della Guardia Rivoluzionaria hanno annunciato l’arresto di Faezeh Hashemi, la figlia dell’ex presidente Ali Akbar Hashemi Rafsanjani, per il suo sostegno alle proteste. Il canale Quds Force ha riferito sulla rete Telegram che Faezeh Hashemi è stata arrestata mentre partecipava a manifestazioni di protesta a est di Teheran per “incitamento ai rivoltosi a creare il caos”.
I video circolati sui social network hanno mostrato l’arrivo di un gran numero di iraniani in vari quartieri a Teheran nonostante i pericoli e il rigido ambiente di sicurezza, parallelamente alle rinnovate proteste nella città di Sanandaj, nel centro della provincia del Kurdistan, e nelle principali città come Tabriz, Isfahan, Karaj e Ahwaz.
I manifestanti si sono riuniti attorno allo slogan “Donne, vita e libertà” e altri slogan contro l’establishment al potere, prendendo di mira in particolare il leader supremo iraniano Ali Khamenei.
Molti dei video mostravano l’inseguimento della polizia antisommossa che usava proiettili veri per trattenere i manifestanti, mentre c’erano donne che agitavano il velo e lo bruciavano.
Il ministero degli Esteri francese ha condannato la violenta repressione dei manifestanti da parte dell’Iran, che ha provocato dozzine di morti in tutto il paese e Parigi ha condannato l’arresto di giornalisti e le flagranti violazioni dei diritti degli iraniani.
Da parte sua, il ministero degli Esteri tedesco ha affermato di aver informato l’ambasciatore iraniano del suo rifiuto di usare la violenza contro i manifestanti e il ministero degli Esteri tedesco ha invitato l’Iran a consentire lo svolgimento di manifestazioni pacifiche.
In un tweet pubblicato dal senatore repubblicano Ted Cruz, si legge che l’amministrazione Biden avrebbe dovuto smettere di corteggiare e placare il regime iraniano molto tempo fa e ha continuato che sostenere il popolo iraniano significa diserzione e imporre la massima pressione sul regime iraniano. Cruz ha confermato di stare con i manifestanti in Iran che stanno combattendo per il loro futuro e la loro libertà.