L’ambasciatore iraniano: “Gli altri Paesi non ci impongano i loro valori” – Dopo il richiamo di Mattarella di ieri l’ambasciatore ha precisato che le pene capitali sono state decise al termine di “processi equi” e che è l’Occidente a non avere “una vera libertà di stampa”. Il presidente della Repubblica: “Condanna e indignazione” .
Dopo il richiamo di Mattarella sulle esecuzioni capitali l’ambasciatore iraniano a Roma Mohammad Reza Sabouri ha incontrato la stampa e difeso la linea dura del regime.
“La Repubblica islamica dell’Iran accetta e condivide il diritto internazionale e rispetta i diritti delle donne. Rispettiamo i valori umani, ma non accettiamo la pretesa di alcuni Paesi di imporre la loro cultura e il loro stile di vita ad altre società – ha spiegato in conferenza stampa – la libertà, di pensiero e scelta, è uno dei valoro dell’Islam”.
“Le proteste e le manifestazioni in Iran sono ammesse ma solo se pacifiche, la pena capitale è autorizzata per reati più gravi” ha poi proseguito spiegando che le persone contro cui in Iran in questi mesi “è stata applicata la pena capitale hanno avuto un processo equo, a chi non può permettersi un legale di fiducia ne viene assegnato uno di ufficio e questo è fatto che dipende dagli imputati”.
Il fatto che “tutte le emittenti iraniane siano state cancellate dal sistema satellitare dimostra che non esiste una vera libertà di stampa in Occidente“. Lo ha detto il nuovo ambasciatore iraniano in Italia, Mohammad Reza Sabouri, in una conferenza stampa alla sede diplomatica di Roma. Il procuratore generale in Iran ha disposto indagini per “approfondire e verificare la veridicità” delle denunce di violenze sessuali sulle manifestanti arrestate e in carcere, “anche l’Organizzazione per la difesa dei diritti umani sta svolgendo delle indagini. In base ai dati ufficiali, nelle prigioni dove sono rinchiuse le detenute non hanno accesso gli uomini”.