L’emergenza sanitaria: uno strumento mascherato da falso perbenismo dell’autoritarismo.
Siamo di fronte alla più grande realtà di autoritarismo brutale, mascherato da falso perbenismo e “rispetto collettivo”, che sia riuscito a sgattaiolare tra i neuroni acritici di persone che, durante la loro vita, non sono state in grado, nonostante titoli e plurilauree, di sviluppare quelle intelligenze legate alla capacità discriminatoria e analitica, nonché a quella emotiva, che sarebbero state in grado almeno di far sorgere in loro dei dubbi.
Se ci aggiungiamo la paura, instillata sapientemente, che ha reso ancora più fragili le loro volontà, tali da renderli succubi delle parole di un governo e di un mainstream dedicato a fare proselitismo di una nuova scienza, che potremmo definire “poliscienza” (nuova scienza medica incontrovertibile creata per far accettare le esigenze politiche emergenziali del momento), il danno è presto fatto.
Dove l’emergenza non è sanitaria, ci si serve di essa per fare gli interessi di un governo mondiale attraverso il lavoro subordinato e schiavista di classi politiche prive da tempo del libero pensiero.