“Sono un ragazzo fortunato”: Luigi Di Maio!
Se io potessi (starei sempre in vacanza)
Se io fossi capace scriverei il cielo in una stanza
Ma se devo dirla tutta, qui non é il paradiso
All’inferno delle verità io mento col sorriso
Problemi zero, problemi a non finire
Un giorno sembra l’ultimo, un altro é da impazzire
Ma se devo dirla tutta, qui non é paradiso
All’inferno delle verità io mento col sorriso
Di dieci cose fatte te n’è riuscita mezza
E dove c’è uno strappo non metti mai una pezza
Di dieci cose fatte te n’è riuscita mezza
E dove c’è uno strappo non metti mai una pezza
Sono un ragazzo fortunato
Perché m’hanno regalato un sogno
Sono fortunato
Perché non c’è niente che ho bisogno
E quando viene sera e tornerò da te
È andata com’è andata, la fortuna é di incontrarti ancora…
Questo è il testo di Lorenzo Jovanotti Cherubini e devo dire che descrive perfettamente l’attuale Ministro degli Esteri, già vicepresidente del Consiglio dei Ministri; già Ministro dello Sviluppo Economico; già Ministro del lavoro e delle politiche sociali; già vicepresidente della Camera dei deputati.
L’Onorevole Luigi Di Maio, di Avellino, classe 86, diplomatosi al Liceo Classico nel 2004; steward dello Stadio San Paolodi Napoli e manovale per l’azienda di famiglia. Nel 2010 si candida come consigliere comunale nel suo paese di origine e non viene eletto (nonostante le innumerevoli 59 preferenze). Sì caro Lorenzo gli è stato regalato un sogno ma a che prezzo? Luigi Di Maio rappresenta la protesta degli italiani e nel medesimo tempo il sogno di tanti giovani italiani, che dal nulla vorrebbero diventare Presidente della Repubblica, che senza tanti sacrifici vorrebbero guadagnare 15 mila euro al mese (Sogno che si sta realizzando oggi grazie a OnlyFans, sito web, creato nel 2016 da Tim Stokely, che offre un servizio di intrattenimento tramite abbonamento con sede a Londra. I creatori di contenuti possono guadagnare danaro dagli utenti che si scrivono ai loro contenuti, i fan. Contenuti spesso di foto, video porno…). Non voglio, non posso e non debbo fare il moralista… ma da studioso di pedagogia sociale interculturale e di bioetica e sessuologia, da ex sindaco, da docente, mi si dia la possibilità di affermare con veemenza che dal nulla si produce il nulla. Il termine nulla indica l’assenza di ogni cosa, un’assoluta mancanza di realtà! Sant’Agostino denuncia il tema del nulla inteso come non essere a proposito del problema del male! SorenKierkegaard ci insegnerà che dal nulla sorgerà l’angoscia. Jean Paul Sartre ci parlerà del relativismo, del soggettivismo, della società occidentale capitalista e consumistica. Questo filosofo del XX secolo ci farà riflettere sull’esistenzialismo, ci parlerà dell’essere e del nulla (influenzato dal grande filosofo Martin Heidegger). Sarà la nausea di Sartre, il suo pessimismo, il suo nichilismo ad avviare una grande riflessione contemporanea e a farci concludere col dire: “Noi siamo esseri per la vita e non per la morte” e in quanto tali ci impegniamo affinché la vita possa progredire, diamo il nostro contributo nel promuoverla, la irrighiamo, la nutriamo, la coltiviamo, la vita, la cellula vegetale, la cellula animale, la terra (faticosa ma anche tanto generosa che ci invita sovente a solcarla).
Sarà l’incontro con Carl Marx, che ci farà capire che tutti dobbiamo andare in prima fila e che la società sbaglia nel creare la seconda, la terza,… fila! Sarà il giovane di Nazareth a farci capire che siamo tutti uguali e che per tutti ci sarà il Premio Etero (però dobbiamo impegnarci a fare il bene e a evitare il male. Dobbiamo lavorare, condividere, donare, aiutare chi è meno fortunato di noi. Dobbiamo amare il nostro prossimo e lo dobbiamo amare come noi stessi!). Dalla mancanza di impegno, di sacrificio, di senso, di valori (Amicizia, lavoro, studio, ecc), cosa possiamo generare se non il nulla? E la conseguenza del nulla è il male! Che è mancanza di energia, di alimenti, di idee, di strumenti tecnologici, di pace, di dialogo, ecc…
Può diventare l’erotismo virtuale un lavoro? Possono i meno preparati, i meno capaci guidare le sorti del nostro Paese? Possono i promotori del nulla dare un senso al nostro Futuro? Dopo questa breve riflessione voglio ritornare alla quaestio odierna e cioè alla sfiducia del popolo europeo nei confronti della politica che si manifesta con una sempre più massiccia assenza alle urne e con le gravose proteste di piazza che ogni sera possiamo notare dalla trasmissione televisiva Fuori dal Coro di Mario Giordano, che sovente da voce al popolo e anche da quella di Zona Bianca, condotta dal delicato Giuseppe Brindisi e infine anche da quella di Diritto e Rovescio di Paolo del Debbio, condotta alcune sere fa dal brillante Marcello Vinonuovo. Il popolo vuole lavoro, vuole che la politica possa dare voce alle loro istanze, vuole sicurezza in una Italia che ogni giorno manifesta grande disordine e ciò a causa dell’immigrazione clandestina e della mancanza di integrazione socio-culturale. Il popolo chiede una magistratura meno aristocratica e più garantista dello Stato che è il popolo medesimo e dei rappresentanti del popolo che sono i politici e non i vincitori di un “concorso”. Come possiamo porre rimedio a queste anomalie? Come possiamo risolvere questi gravosi disagi che a breve porteranno il popolo ad abbandonare la fede nella democrazia?
Salvatore Bucolo