Ieri sera a Porta a Porta, su Rai Uno con Bruno Vespa e Alessandro Sallusti, Silvio Berlusconi ha dimostrato d’essere un politico di grande spessore, uno dei pochi nel panorama italiano odierno.
Alla domanda di Bruno Vespa in merito alla gravosa questione tra la Russia e l’Ucraina ha così risposto: «Con la Merkel
mi sentirei di tentare un convincimento e una mediazione per mettere fine al conflitto tra Ucraina e Russia». Poi ha aggiunto: «Al momento non vedo alcuna perdita economica per Putin da qui in avanti. Mi sembra assolutamente in grado
di resistere alle sanzioni e al tetto per il prezzo del gas».
Ha poi continuato col ricordare il suo impegno con Gheddafi, che anni fa evitò il drammatico fenomeno dell’immigrazione di massa nella nostra Nazione e l’importanza di un dialogo con i Paesi Africani finalizzato a porre fine a questa irrefrenabile fuga.
Centrale è stato l’argomento dell’oppressione fiscale, con la pretesa di realizzare una flat tax al 23% uguale per famiglie e imprese. Non di minore importanza è stato l’argomentare sulla lotta contro l’oppressione burocratica abolendo il
regime delle autorizzazioni preventive (così che per costruire una casa o per avviare un’attività imprenditoriale, basterà inviare una lettera raccomandata al comune di pertinenza).
Un altro punto cardine è stato quello della lotta contro l’oppressione giudiziaria, realizzando finalmente la separazione delle carriere tra giudici e Pm, in modo che accusa e difesa abbiano gli stessi diritti e anche impedendo ai Pm di richiamare nel processo chi è stato assolto in primo o in secondo grado. Nel trattare il tema, Berlusconi ha precisato che non è mai bello scegliere di privare qualcuno della libertà, tuttavia una simile decisione a volte si rende necessaria. «Però lo Stato non può mai abbassarsi al livello dei criminali che vuole punire. Se il carcere diventa un luogo di tortura, di violenza, di promiscuità, allora non soltanto non serve a rieducare i detenuti, ma sortisce l’effetto opposto: anche chi è stato punito per una colpa lieve, nelle nostre carceri rischia di diventare un vero criminale. Parlare di carceri porta a pensare a tutte quelle persone finite ingiustamente dietro le sbarre, i casi purtroppo sono molti. Alcuni restano rinchiusi in attesa di giudizio, e poi si rivelano innocenti.
Da trent’anni sono 1000 persone all’anno, tre ogni giorno, ad andare in prigione senza aver commesso alcun reato, senza avere alcuna colpa, come poi risulterà dall’esito dei loro processi». Queste le parole dello Statista Silvio Berlusconi.
Non è mancata una particolare attenzione per i più deboli, quindi per i giovani, che hanno bisogno di opportunità e non di sussidi, per gli anziani, per i disabili, ai quali si pretende di garantire una vita dignitosa e serena, con una pensione di
mille euro al mese per tredici mensilità. Infine, ma non certo per ultimo, l’ambiente. Ha parlato di un progetto molto vasto, che va dalle energie rinnovabili, alle ricerche per il nucleare pulito, come indicato dall’Europa.