Michetti chi? Una scelta di competenza per Roma
Si comincia a delineare la vera sfida elettorale per Roma. Escludendo la Raggi e Calenda, che difficilmente potranno arrivare al ballottaggio, la vera scelta dei cittadini della Capitale mi azzardo a prevedere che sarà tra centro destra e centro sinistra.
Mentre dovremo attendere il 20 giugno per avere la certificazione della candidatura di Gualtieri, che appare scontata salvo improbabili sorprese, il centro destra ha finalmente scelto ufficializzando Enrico Michetti, avvocato e professore di diritto pubblico espertissimo in materia di amministrazione dei comuni, in ticket con Simonetta Matone, nota magistrato.
E’ evidente che peso fondamentale ha avuto l’indicazione di Fratelli d’Italia, che si è stretto sul nome del valido amministrativista, essendo di certo il partito con maggiori consensi a Roma, ma tutto il centro destra ha dimostrato maturità e senso di responsabilità nella scelta di un ticket, che realmente spariglia le carte, di grande spessore, difficilmente manipolabile per operazioni di basso profilo o per interessi particolari, sempre in agguato nella gestione di un colosso come la Capitale, composto da due professionisti di spessore, che, ormai all’apice della loro carriera, danno ampie garanzie per una gestione pulita e trasparente.
Quando si iniziava a fare il nome dell’avvocato i primi detrattori hanno fatto subito girare il mantra “Michetti chi?”. Poi ci si è accorti che, in effetti, egli, pur non essendo un popolare politico, attore, sportivo o personaggio televisivo, era piuttosto conosciuto dai romani, essendo molto seguiti i suoi interventi come opinionista su Radio Radio. Ma il “Michetti chi?” è continuato a girare soprattutto tra coloro, la parte avversa, che hanno compreso che una figura di estrema competenza come quella sarebbe stata molto competitiva e, forse, addirittura capace di vincere. Sono curioso di vedere se inizierà in qualche modo la classica macchina del fango, che non mi stupirebbe da parte dei soliti detrattori, e la mia curiosità è dettata soprattutto dal vedere su cosa si potranno attaccare, la difficoltà sarà veramente tanta.
Oltre allo spessore dei personaggi, ciò che ho molto apprezzato è l’intera operazione del centro destra, i cui leader hanno sottolineato che si tratta di un progetto di squadra, più che basato sulle singole punte, perché solo una grande squadra compatta, competente, sensibile ed empatica con i cittadini potrà riportare Roma agli splendori che merita.
Certo fondamentale sarà la guida di un Sindaco che, come Michetti, ha le competenze specifiche per amministrare, essendosi occupato per una vita proprio di questo come consulente dei Comuni e dei Sindaci, fondamentale sarà una visione condivisa degli obiettivi e dei mezzi per raggiungerli, ma solo una grande squadra che si muova compatta potrà ottenere dei risultati tangibili ed effettivi.
Il vento sta cambiando? Il vento in effetti sembra cambiare, infatti già dalle prime dichiarazioni del candidato appare quanto sia differente l’impostazione della stessa campagna elettorale rispetto a quella del 2016, nella quale i grillini hanno cavalcato l’insoddisfazione della gente colpevolizzando gli avversari e basando la propria comunicazione più sul “vaffa”, che sulla proposta. Si sono poi accorti che una cosa è urlare ed altra cosa, ben differente, è governare e “l’uno vale uno” non funziona troppo.
Michetti ha subito messo in chiaro, ed in questo mi trovo in piena sintonia, che non farà una campagna contro qualcuno ma per qualcosa, non sarà una campagna di odio ma di amore, non si lascerà andare alle scontate critiche all’amministrazione Raggi, il passato è passato ed i cittadini sanno giudicare, bisogna guardare al futuro ed importanti sfide nella ripresa post pandemica attendono la Capitale, la quale non potrà trovarsi impreparata di fronte ai grandi eventi già in programma come la Ryder Cup 2023 (da molti non considerata troppo, ma è la più importate competizione di golf del mondo ed averla a Roma sarà di grandissimo aiuto alla sua economia ed alla sua immagine) ed il Giubileo 2025.
Comunque una grande sfida elettorale attende la città, sfida che entrerà nel vivo subito dopo il 20 giugno con la ufficializzazione anche del candidato di centro sinistra. A quel punto, individuati gli sfidanti (molto probabilmente Michetti contro Gualtieri), finalmente si potrà parlare di programmi e non solo di personaggi, e su questi si giocherà la vera partita dove a vincere spero vivamente siano i romani.
di Antonfrancesco Venturini