/

Delitto Desirée Mariottini, la sentenza: tutti condannati. Ma uno torna in libertà

3 mins read
omicidio - desire

Delitto Desirée Mariottini, la sentenza: tutti condannati. Ma uno torna in libertà – Due gli ergastoli. Fuori Brian Minthe, condannato questa sera a 24 anni e sei mesi. L’urlo in aula: “Maledetti, possiate bruciare all’inferno”.

Due condanne all’ergastolo e altre due condanne a 27 anni e 24 anni e sei mesi. Questa la sentenza dei  giudici della III sezione della corte d’assise di Roma in merito al processo per l’omicidio di Desirée Mariottini, la 16enne di Cisterna di Latina, trovata senza vita il 19 ottobre del 2018 in uno stabile abbandonato in via dei Lucani, nel quartiere romano di San Lorenzo. Uno dei quattro condannati torna subito in libertà per scadenza dei termini di custodia cautelare.

La sentenza

I giudici, dopo oltre nove ore di camera di consiglio, hanno condannato al carcere a vita Mamadou Gara e Yussef Salia., mentre hanno inflitto 27 anni di carcere ad Alinno China e 24 anni e sei mesi a Brian Minthe. Nei loro confronti le accuse vanno, a seconda delle posizioni, dall’omicidio volontario alla violenza sessuale aggravata, alla cessione di stupefacenti a minori. . La Procura aveva chiesto il massimo della pena, l’ergastolo, per tutti e quattro gli imputati. I reati contestati vanno, a seconda delle posizioni, dall’omicidio volontario, alla violenza sessuale aggravata, alla cessione di droga a minori.

Condannato e subito libero

Torna libero uno dei quattro condannati per l’omicidio di Desirée Mariottini per scadenza termini di custodia cautelare. Si tratta di Brian Minthe condannato questa sera a 24 anni e sei mesi di reclusione.

La maledizione in aula

“Maledetti, possiate bruciare all’inferno”. Questa la frase di una donna, presente in aula, nei confronti dei 4 condannati nel processo per l’omicidio di Desirée Mariottini. In aula erano presenti la mamma di Desirée Mariottini, Barbara, che indossava una maglietta bianca con la foto della figlia, oltre ad altri familiari e amici della 16enne uccisa.

Le tappe della vicenda

19 ottobre 2018 – Nella notte viene trovato il corpo senza vita di Desiree
25 ottobre 2018 – Primi arresti da parte dei poliziotti della squadra mobile di Roma e del commissariato San Lorenzo. Si tratta dei senegalesi Mamadou Gara e Brian Minteh. In manette finiscono anche il nigeriano Alinno Chima e il ghanese Yusif Salia.
21 giugno 2019 – La procura di Roma chiude le indagini e contesta ai quattro il reato di concorso in omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo e cessione e somministrazione di droga a minore. Secondo il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il pm Stefano Pizza, i quattro africani avrebbero abusato a turno della ragazza dopo averle fatto assumere un mix di droghe che ne hanno provocato la morte.

Quotidiano.net

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Latest from Blog