Salvini – La Lega rimane al governo, ma in Parlamento “in caso di divergenze su singoli provvedimenti, confermerà le sue posizioni di sempre, evidentemente diverse da quelle della sinistra”. Lo ha detto Matteo Salvini, dopo le dichiarazioni di Mario Draghi sull’obbligo vaccinale in arrivo e sulle posizioni non sempre convergenti delle forze politiche di maggioranza sul tema.
La Lega rimane al governo, ma in Parlamento confermerà le sue posizioni di sempre. A chiarirlo è Matteo Salvini dopo le parole pronunciate ieri da Mario Draghi in conferenza stampa: il presidente del Consiglio ha confermato l’estensione dell’utilizzo del Green Pass anche ad altri settori e si è dichiarato favorevole all’obbligo vaccinale, due temi su cui il Carroccio non si trova esattamente in accordo con le altre forze politiche di maggioranza.
Rispondendo a una domanda di Affaritaliani.it su una possibile fuoriuscita della Lega dal governo, nel caso in cui venisse introdotto l’obbligo vaccinale, Salvini ha risposto: “Noi siamo al governo e ci rimarremmo“, pur precisando che il suo partito “in caso di divergenze su singoli provvedimenti, la Lega confermerà in Parlamento le sue posizioni di sempre, evidentemente diverse da quelle della sinistra su temi come aumento delle tasse, immigrazione, taglio delle pensioni e obbligo vaccinale (che non esiste in nessun Paese europeo)“. E ancora: “La Lega ha scelto di entrare in questo governo di emergenza per responsabilità e amore per l’Italia e ci rimarremo, Partito democratico e Cinque Stelle si mettano l’animo in pace, non li lasceremo certo soli a governare per imporre nuove tasse, Ius Soli, taglio delle pensioni o Ddl Zan. E se in Parlamento si troverà una maggioranza per modificare, o addirittura cancellare, il Reddito di Cittadinanza, tutti ne dovranno prendere atto“.
Draghi, in seguito al Consiglio dei ministri, aveva comunicato in conferenza stampa che a breve sarebbe stata convocata una cabina di regia “perché non dobbiamo decidere se estendere l’utilizzo del Green Pass, ma a chi e quando“. E rispetto ai contrasti tra le forze politiche sulla questione, aveva tagliato corto: “Il chiarimento politico poi lo fanno le forze politiche. È chiaro che è auspicabile una maggiore convergenza e disciplina nelle decisioni politiche, ma il governo va avanti“. Infine, il presidente del Consiglio, aveva confermato che la direzione della lotta al virus sarebbe stata quella dell’obbligo vaccinale e della terza dose.