Green Pass – Dopo aver ritirato gli emendamenti al decreto sulla certificazione verde, la Lega è pronta a sostenere le modifiche di FdI.
Continua la battaglia leghista sui tamponi gratuiti e l’opposizione all’obbligo vaccinale. Giovannini: “Impossibile predisporre controlli sul trasporto locale”.
Gli emendamenti proposti da FdI? “Se ci sono proposte che condividiamo, da chiunque arrivino, le sosterremo“. Così ha commentato il leader della Lega Matteo Salvini dopo aver annunciato il ritiro degli emendamenti del Carroccio sul decreto che sarà approvato nei prossimi giorni per estendere l’obbligo del Green Pass.
Giorgia Meloni è apertamente contraria alla certificazione verde. Ancora oggi, la segretaria di Fratelli d’Italia ha commentato: “Chi dice no al Green Pass viene identificato con i No Vax, mi pare una cosa paradossale. Il Pass non ci mette al riparo dal contagio“.
La Lega ha rinunciato alle modifiche questa mattina, dopo che gli oltre 900 emendamenti iniziali erano già stati ridotti a una cinquantina. Ma il voto segreto su alcune proposte rischiava di far traballare la maggioranza. Il presidente del Consiglio Mario Draghi, nei giorni scorsi, ha rilanciato l’estensione della certificazione, trovando una sponda nel in Giancarlo Giorgetti, formalmente capo-delegazione del Carroccio al Governo.
Salvini ha precisato che questo passo indietro non significa che la Lega è pronta ad approvare il decreto senza discussione: “Noi abbiamo dimostrato buona volontà. È chiaro che se le nostre proposte in Aula verranno bocciate, voteremo di conseguenza“. Tra le proposte che la Lega vuole portare in Aula c’è quella sui tamponi gratuiti per minori, disabili e famiglie. Ma la posizione della Lega rinfocola le polemiche: il Partito democratico accusa il leghista di “ambiguità”: “Salvini decida se stare in maggioranza o all’opposizione” ha detto la capogruppo dem a Montecitorio Deborah Serracchiani durante il dibattito in Aula.
Un primo successo la Lega lo ha colto questa mattina. Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture, è stato chiaro: “Non si può imporre il Green Pass anche sul trasporto pubblico locale, semplicemente perché dal punto di vista organizzativo non sarebbe gestibile“. Salvini si è sempre opposto all’estensione del passaporto vaccinale anche per chi viaggia sul trasporto locale, fino a spingersi a definire la proposta “una follia“.
La Lega non ha alcuna intenzione di cedere neppure sull’obbligo vaccinale, anche se tale ipotesi non è ancora del tutto esclusa: “Chiediamo che si curino e si mettano in sicurezza più persone possibile senza complicare la vita agli italiani. Se lo Stato mette l’obbligo deve riconoscere i risarcimenti per gli eventuali danni causati da vaccino. Altrimenti non sta in piedi“, ha precisato il leader leghista. Nel frattempo il ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato la somministrazione della terza dose alle persone fragili.