Roma – Elezioni amministrative Roma 2021, una guida sul come si vota: il fac-simile della scheda che sarà consegnata agli elettori e la legge elettorale con cui si eleggerà il sindaco.
È stato pubblicato dalla Prefettura il fac-simile della scheda elettorale relativa alle elezioni amministrative Roma 2021, che si terranno nella giornata di domenica 3 (7.00-23.00) e di lunedì 4 ottobre (7.00-15.00).
In totale saranno ventuno i candidati sindaco presenti sulla scheda elettorale di colore azzurra, mentre quella relativa al voto per l’elezione dei Presidenti di Municipio e del relativo Consiglio sarà di colore verde.
Per votare alle elezioni amministrative a Roma occorre presentarsi al proprio seggio muniti di tessera elettorale, documento di identità in corso di validità e mascherina, altrimenti non si potrà esprimere la propria preferenza.
La scheda elettorale che gli elettori si troveranno davanti è unica, in quanto comprende sia i candidati alla carica di sindaco di Roma sia le liste dove poter esprimere le preferenze per il Consiglio Comunale.
Nelle elezioni amministrative è ammesso il voto disgiunto: significa che l’elettore può barrare il nome del candidato Sindaco che preferisce e mettere una X anche su una lista che appoggia un candidato diverso.
Nei Comuni con oltre 15.000 abitanti come Roma si può anche assegnare la doppia preferenza di genere: basta scrivere i cognomi dei due candidati di sesso diverso appartenenti alla stessa lista.
Elezioni Roma: la legge elettorale
La legge elettorale delle elezioni amministrative in Italia è di stampo maggioritario per quanto riguarda l’elezione del sindaco, mentre la ripartizione dei consiglieri avviene in maniera proporzionale.
Essendo Roma un Comune con più di 15.000 abitanti, se nessun candidato al primo turno dovesse ottenere la maggioranza assoluta allora si procederà a un ballottaggio tra i due più votati. Nel caso si dovesse verificare una perfetta parità nel testa a testa, sarà eletto sindaco il candidato più anziano.
Per garantire la formazione di una maggioranza solida e di conseguenza una sostanziale governabilità, alle liste collegate al candidato sindaco risultato vincitore verrà attribuito il 60% dei seggi. I restanti posti nel Consiglio verranno poi assegnati alle altre liste in maniera proporzionale attraverso il “metodo D’Hondt”.
Alla divisione dei seggi, si andranno a eleggere nel totale 48 consiglieri escluso il sindaco, saranno ammesse tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi.
Per quanto riguarda le modalità di voto, nei comuni con più di 15.000 abitanti è ammesso il voto disgiunto, con l’elettore che potrà esprimere fino a due preferenze mantenendo però la parità di genere (un uomo e una donna).