Elezioni – A Palermo il coordinamento presidenti Assemblee Speciali dà il via libera allo “spacchettamento” del collegio in condivisione con la Sicilia. Pais: “Modifiche non più rinviabili”.
Lavori in corso per garantire a Sicilia e Sardegna rappresentanze separate al Parlamento europeo.
L’ipotesi di “spacchettamento” del collegio insulare, che attualmente accorpa entrambe le regioni in occasione delle elezioni europee, ha ricevuto un primo via libera, in consiglio regionale a Palermo, dal coordinamento dei presidenti delle Assemblee a Statuto speciale e delle Province autonome, che ha approvato all’unanimità l’ipotesi di modifica della legge 18 del 1979 che regola il voto per l’Ue.
“Le Regioni a statuto speciale e le Province autonome devono avere la garanzia di essere rappresentate nell’europarlamento – ha detto il presidente dell’assemblea sarda Michele Pais, nel corso dei lavori coordinati da Pier Mauro Zanin, presidente Consiglio Friuli Venezia Giulia – la modifica della legge del ’79, che non assicura la democrazia di prossimità, non è più rinviabile. A maggior ragione per la Sardegna e i sardi. Per questo è necessaria una proposta di legge nazionale in materia che nasca dalle stesse Regioni a statuto speciale”.
Lo stesso governatore della Sicilia, Gianfranco Miccichè, ha condiviso la necessità di istituire un’apposita circoscrizione per la Sardegna.
“Il collegio unico Sicilia – Sardegna rende difficile l’elezione di deputati sardi nel Parlamento europeo – ha aggiunto Pais – un’Europa moderna, vicina ai cittadini, capace di superare le criticità che anche la pandemia ha acuito, deve avere rappresentanze omogenee e stratificate che provengono da ogni territorio”.