Decreto approvato: cosa cambia su vaccini, feste e tamponi

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Decreto – Il Cdm approva altre misure. Green pass ridotto, tamponi anche per i vaccinati, eventi vietati all’aperto, consumazioni al banco e terza dose: tutte le novità del nuovo decreto.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che contiene nuove misure per provare ad arginare la diffusione del Covid-19. Il via libera del Cdm è arrivato in seguito alla riunione della cabina di regia, che nel pomeriggio ha tracciato la direzione degli ultimi provvedimenti. Tante le novità: dalla durata ridotta del green pass al tampone anche per gli immunizzati, passando per le mascherine obbligatorie all’aperto e le feste vietate. Ecco tutte le novità introdotte nel nuovo decreto.

Mascherine

Tornano le mascherine obbligatorie anche all’aperto, che fino al 31 gennaio 2022 andranno indossate indipendentemente dalla zona in cui si trova una determinata Regione: l’obbligo scatta per tutta l’Italia, senza distinzioni di colore e quindi anche in zona bianca.

Fino al 31 marzo 2022 si dovrà rispettare l’obbligo di indossare mascherine Ffp2 per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto nelle sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto. Idem per l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto. Il governo valuta di calmierare i prezzi, tenendo in considerazione soprattutto gli studenti.

Il consumo di cibi e bevande sarà vietato in stadi e palazzetti, così come in cinema, teatri, sale da concerto, locali con musica dal vivo all’aperto e al chiuso.

Tamponi

In determinate occasioni anche i vaccinati dovranno sottoporsi al tampone obbligatorio: nello specifico, dal 30 dicembre 2021, il test dall’esito negativo dovrà essere esibito da chi ha fatto la seconda dose ed è in attesa di ricevere la terza. Questa è da considerarsi come una condizione necessaria per accedere a sale da ballo, discoteche e locali assimilati. Lo stesso vale per l’accesso alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice.

Obbligo di vaccinazione

Nel Cdm non è passata l’idea di introdurre l’obbligo di vaccinazione per tutti i dipendenti della Pubblica amministrazione: le perplessità di diversi ministri hanno fatto slittare la norma. Comunque resta viva l’ipotesi di estendere a tutto il mondo del lavoro, senza distinguo, l’obbligo di sottoporsi alla somministrazione del siero anti-Covid.

Green pass e terza dose

Dall’1 febbraio 2022 scatterà il nuovo provvedimento che riduce la durata del green pass da nove a sei mesi. C’è da aspettarsi poi un’ordinanza del ministro della Salute che anticiperà la terza dose a quattro mesi dopo la somministrazione della seconda.

Super green pass

Dal 30 dicembre l’accesso a musei, luoghi di cultura, piscine, palestre, sport di squadra, centri benessere, centri termali, centri culturali, sociali e ricreativi, sale gioco, sale bingo e casinò sarà consentito solo a chi è in possesso del super green pass (vaccinati o guariti dal Covid-19). Da questo obbligo saranno esclusi i minori di 12 anni e i soggetti esentati dalla campagna di vaccinazione.

Feste vietate

Fino al 31 gennaio 2022 saranno vietati eventi e feste che implichino assembramenti all’aperto. Il governo ha voluto imboccare questa strada anche per uniformare le misure in tutto il Paese, visto che alcuni governatori di Regione e sindaci si erano già mossi in tale direzione.

Consumazione al banco

Si dovrà essere in possesso di super green pass, cioè essere vaccinati o essere guariti dal contagio da Coronavirus, pure per poter consumare un caffé al bancone del bar o una birra in un pub ma anche nei ristoranti: la misura è valida fino alla cessazione dello stato di emergenza, prevista per il 31 marzo 2022.

Screening nelle scuole

Per individuare e tracciare i casi positivi nelle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2021-2022, il ministero della Difesa assicura il supporto a Regioni e province autonome nello svolgimento delle attività di somministrazione di test per la ricerca di Coronavirus e di quelle correlate di analisi e di refertazione “attraverso i laboratori militari della rete di diagnostica molecolare dislocati sul territorio nazionale“. La spesa complessiva autorizzata è di 9 milioni di euro.

Controlli

In porti, aeroporti e frontiere si potranno effettuare (anche a campione) test antigenici o molecolari dei viaggiatori che fanno ingresso in Italia. In caso di accertata positività, per il viaggiatore scatterà l’isolamento fiduciario per un periodo di 10 giorni e – se necessario – anche nei “Covid Hotel”.

IlGiornale

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