Morte David Sassoli: c’è unanime cordoglio tra le istituzioni italiane (anche personalità avversarie) ed europee per la scomparsa del Presidente del Parlamento europeo ed ex giornalista del Tg1 (di cui era stato vicedirettore dal 2006 al 2009), spentosi la scorsa notte a soli 65 anni ad Aviano. E’ giunta notizia che la camera ardente sarà allestita in Campidoglio. Rimarrà aperta dalle 10 alle 18 di dopodomani, giovedì 13 gennaio.
Per quanto riguarda i funerali, invece, saranno celebrati sempre a Roma, venerdì alle 11 nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli in Piazza della Repubblica. Oggi pomeriggio si tenuta una commemorazione alla Camera dalle 15:20 alle 16:30 (mentre c’è stato un lungo applauso davanti alla sede del Parlamento di Bruxelles da parte di parlamentari, funzionari e membri dello staff).
Ha parlato anche il presidente del Consiglio Mario Draghi, che, come aveva fatto precedentemente su Twitter, ha ricordato innanzitutto le qualità umane, poi quelle professionali di David Sassoli. Quest’ultimo aveva vissuto a Roma fin da piccolo, quando, da Firenze, si era trasferito nella capitale con la sua famiglia per via del lavoro del padre Domenico, anch’egli giornalista.
Il futuro Presidente del Parlamento europeo (che aveva iniziato la sua carriera politica nel 2009) il 7 aprile 2013 si era candidato come sindaco di Roma, arrivando secondo con il 28% dei consensi davanti a Paolo Gentiloni e venendo battuto da Ignazio Marino.
Cordoglio per la morte di David Sassoli è stato espresso sui social anche dall’attuale primo cittadino Roberto Gualtieri, che oltre che amico dello scomparso ha iniziato anche lui come giornalista, ed il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti.