Quirinale – Il presidente della Camera Roberto Fico spiega che i grandi elettori che voteranno per il Quirinale se vaccinati non dovranno fare il tampone. La questione del voto dei positivi è un tema ancora “sul tavolo”.
I 1009 Grandi elettori chiamati a Montecitorio a eleggere il prossimo Presidente della Repubblica, il 24 gennaio, potranno entrare in Aula con il tampone, se non sono vaccinati. Lo ha spiegato poco fa il presidente della Camera Roberto Fico, a Mezz’ora in più su Rai3, precisando che i non vaccinati “possono entrare alla Camera con il tampone e quindi possono venire a votare”.
Tutt’altra questione per coloro che saranno positivi al Covid al momento della votazione. Con le regole attuali non solo non potrebbero avere accesso all’Aula, ma non potrebbero nemmeno viaggiare e spostarsi. I positivi al Covid “in questo momento non posso votare, a norma di legge. Ma l’istruttoria continuerà. Non c’è nessuna violazione costituzionale o di procedura. In questo momento stiamo vivendo una emergenza sanitaria: un positivo non può muoversi dal proprio domicilio”, ha detto Fico, a proposito della questione sollevata da Fratelli d’Italia.
Nel corso della riunione dei capigruppo di giovedì Fratelli d’Italia ha chiesto esplicitamente che “si attuino tutte le procedure idonee a permettere il voto per il Presidente della Repubblica ai grandi elettori, qualora dovessero risultare positivi o sottoposti a quarantena preventiva. È infatti essenziale che il massimo garante della nostra Costituzione sia eletto da una base elettorale consona, che si avvicini il più possibile al plenum dei 1009 grandi elettori”, ha detto Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fdi.
“Avremo anche domani una conferenza dei capigruppo, è un tema sul tavolo”, detto ancora il presidente della Camera, sottolineando che tra i deputati i positivi sono in calo, 29 in tutto. “Al senato non conosco i numeri precisi, ma sono tra i sei e gli otto, ma sempre in discesa”. Fico ha poi ricordato: “Anche per l’elezione di Mattarella ci furono numeri consistenti di parlamentari che non votarono, tra i 30 e i 50”. Coloro che hanno già il vaccino o sono guariti dal Covid non dovranno anche effettuare il tampone per poter votare.
Il Capo dello Stato verrà eletto entro il 3 febbraio
“Siccome il 3 febbraio è abbastanza avanti, partendo il 24 gennaio alle 15, è una media in cui potremmo doverci rientrare”, se si confronta con le passate elezioni. Il 3 febbraio è il giorno in cui scadrà il settennato di di Sergio Mattarella. “Io devo sempre avere fiducia nelle forze politiche: che facciano sempre la scelta giusta soprattutto in un momento di difficoltà come questo”, ha insistito.
Per Fico serve un profilo “di alta moralità, aderente alla nostra Costituzione e aderente ai principi e valori che rappresentano in tutto e per tutto il nostro paese, dove c’è una grande civiltà”. Nomi con queste caratteristiche “ce ne sono molti nel Parlamento italiano”.
Come si voterà per il prossimo Presidente della Repubblica
Fico ha spiegato quale sarà la procedura per la votazione: “Si parte lunedì alle ore 15. Si voterà per scheda, in blocchi da 50: i grandi elettori si siederanno in Aula e saranno chiamati. Si parte dai senatori a vita, poi i senatori, i deputati e i delegati elettori. Si voterà 50 a volta. Poi usciranno e entrano gli altri 50”.
“Prima di sanificheranno le mani, voteranno e poi usciranno. Invece dei ‘catafalchi’ questa volta, siccome sono un po’ stretti, facciamo una cabina un po’ più grande, più sanificabile e quindi più sicura, più spaziosa, senza le tendine: un po’ più cabina elettorale”, ha spiegato.