Minacce Brigate Rosse, Alessia Ambrosi: «Nessuna minaccia riuscirà a fermarmi, ora più che mai bisogna voltare pagina»

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Minacce Brigate Rosse, Alessia Ambrosi: «Nessuna minaccia riuscirà a fermarmi, ora più che mai bisogna voltare pagina»

Una campagna elettorale che ha preso una piega violenta e intimidatoria e questo grazie alla sinistra capace da sempre di fomentare odio contro gli avversari.

La sicurezza che il 25 settembre a trionfare sarà il centro destra e in particolar mondo la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha incattivito ancora di più i «compagni» rossi.

La violenza ora non si ferma solo a cartelloni strappati oppure destastati dalle bombolette spray ma cresce di intensità.

Non è forse un caso che gli episodi di aggressione all’ideologia di centro destra e verso i suoi protagonisti diventino sempre più violenti con riferimenti agli anni di piombo che l’Italia aveva ormai dimenticato.

Alessia Ambrosi, uno dei candidati di Fratelli d’Italia presi di mira e minacciati attraverso un lettera inviata alla redazione de L’Adige e  al coordinamento di Fratelli d’Italia dopo un comprensibile momento di confusione replica oggi sul suo profilo social.

«Desidero sinceramente ringraziare di vero cuore per così tanta solidarietà dopo le minacce nei miei confronti – scrive – e nei confronti di altri candidati di Fratelli d’Italia, contenute nelle missive inviate al quotidiano l’Adige e alla sede del nostro gruppo consiliare provinciale firmate “Nuove Brigate Rosse”. Non sappiamo con precisione se si tratti di terroristi, aspiranti terroristi o presunti tali, sta indagando la Digos, staremo a vedere».

E ancora: «Sappiamo però una cosa assai più importante: e cioè che nessuna violenza, nessuna minaccia riuscirà a fermare la voglia di cambiamento che è nella nostra società. Che è un sacrosdanto diritto della nostra società! Un sentito grazie alle forze dell’ordine, al Questore, alle autorità tutte».

«Da capolista di fratelli d’ Italia – conclude – non mi farò certo condizionare da questi esaltati: anzi da oggi il mio, il nostro impegno in campagna elettorale sarà, se possibile, ancora più intenso. Perché (e lo capiamo anche da queste cose, giusto?) il nostro Paese ha bisogno di voltare pagina davvero. Grazie ancora, a tutte e a tutti voi!»

Nella mattinata è intervenuto anche il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Claudio Cia«Nessuno nasce odiando – scrive il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Claudio Cia –  ma l’odio si può imparare e, una volta imparato, esso crea dipendenza, ti uccide dentro. Ci sono politici di sinistra che da tempo immemore non fanno altro che incitare all’odio verso Giorgia Meloni e verso chiunque professi un pensiero conservatore. L’istigare il popolo allo scontro è solamente cattiveria d’animo, questa non è politica. Questi signori si dicono democratici, ma lo sono solamente tra loro. Io invece sono convinto che le idee forti non hanno bisogno di sottrarsi al rispetto e al dialogo, mai»

Più si avvicina il giorno delle elezioni del 25 settembre con la probabile vittoria del centrodestra a traino Giorgia Meloni più il clima diventa avvelenato e violento.

E siamo solo a 17 giorni dal voto. In queste ore comunque si sono attivate tutte le forze dell’ordine, in particolare la DIGOS per scoprire chi ha scritto le lettere, che a quanto pare non sono le prime.

Va ricordato anche che il governatore Fugatti è ormai sotto scorta da un anno per le minacce subite che sono state reintertate nella giornata di ieri con minacce di morte scritte sui cartelloni pubblicitari a Martignano e Povo. 

Lavocedeltrentino

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