Da Enrico Letta nemmeno un messaggio di solidarietà nei confronti di Giorgia Meloni per le minacce ricevute dalle nuove Brigate rosse.
Ancora una volta, l’ennesima, davanti alle minacce ricevute da Giorgia Meloni la sinistra non ha avuto il coraggio di prendere posizione per denunciare e per esprimere la propria solidarietà alla leader di Fratelli d’Italia. D’altronde, non poteva che essere così, visto che la campagna elettorale condotta dai leader politici e dagli esponenti del Partito democratico ha avvelenato i pozzi ed esasperato un clima d’odio che non avrebbe avuto bisogno di ulteriore rilancio da parte degli attori della politica. E, durante un evento elettorale a Trento, Giorgia Meloni ha proprio sottolineato la totale passività di tutti gli esponenti di sinistra, anche davanti alla lettera minatoria ricevuta dalle sedicenti nuove Brigate rosse.
“Ci minacciano, ma non vivremo blindati. Correteci dietro se siete capaci. Il segretario del Pd non ha ritenuto di fare due righe di condanna e di solidarietà di fronte alle minacce di morte ricevute. A parti invertite, noi non avremmo esitato perché per noi la politica è confronto“, ha detto Giorgia Meloni. Parole molto forti che risuonano anacronistiche nel 2022 ma che sono purtroppo attualissime per colpa di una politica sconsiderata condotta dal Partito democratico, che da settimane paventa mostri inesistenti e demonizza gli avversari politici, andando in questo modo a fomentare e a riaccendere braci che si pensavano spente 50 anni fa. Nemmeno davanti alla evidente escalation di violenza, davanti alle minacce di morte e alle intimidazioni che quotidianamente il centrodestra e, in particolare, Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia ricevono da parte degli antagonisti rossi, Enrico Letta e i suoi sodali hanno solo per un minuto pensato di abbassare i toni. E non sono arrivati nemmeno a pensare che in questo caso, nonostante si sia in campagna elettorale, sarebbe stato democratico ma, soprattutto, civile, offrire la solidarietà allo schieramento opposto. Proprio il Partito democratico che si fregia del diritto di dare patenti di democrazia al prossimo, forse preferisce avallare col suo silenzio la frangia violenta rossa piuttosto che discostarsene con una netta presa di posizione. E sono gli stessi che a ogni piè sospinto invitano Giorgia Meloni a dissociarsi dagli estremisti. Lei l’ha sempre fatto. E a sinistra?