Covid, Comitato cura domiciliare: Speranza chiarisca perché ricorre contro la sentenza del Tar

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ultimatum - Avv. Erich Grimaldi - cure domiciliari

Covid – Il Comitato cura domiciliare: Speranza chiarisca perché ricorre contro la sentenza del Tar –

Il Comitato Cura Domiciliare dei pazienti colpiti dal covid ha presentato richiesta di chiarimento al Ministro Speranza sul ricorso in appello al Consiglio di Stato contro l’ordinanza del Tar del Lazio che ha sospeso la nota del 9 dicembre 2020, in cui la stessa Aifa indicava “paracetamolo e vigile attesa” come unica strada da seguire nell’approccio alla cura domiciliare contro il Covid, a seguito di un’istanza cautelare presentata al Tar dagli stessi medici del Comitato Cura Domiciliare Covid 19.

“Il Senato della Repubblica Italiana, l’8 aprile scorso, ha espresso – ricorda un comunicato del Comitato – con votazione praticamente unanime la necessità di impegnare il Governo per istituire un tavolo di lavoro per la revisione delle linee guida nazionali per la cura domiciliare precoce, tenendo conto delle esperienze dei medici del territorio.

“Le fondamenta di questa tipologia di cura, continua il comunicato, in special modo durante una pandemia, sono sostanzialmente due:
– La libertà dei medici di fare riferimento alla propria esperienza e formazione per curare i pazienti in “scienza e coscienza”, con libertà prescrittiva dei farmaci ritenuti più efficaci.
– La necessità di agire tempestivamente, ovvero entro le prime 72 ore, differentemente dalla “vigile attesa con Paracetamolo” sostenuta dalla ormai decaduta linea guida nazionale (vedasi decisione del Tar del Lazio del 7 marzo scorso).

“A seguito del dialogo avviato con le istituzioni, prosegue il comunicato, in particolar modo grazie al sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri e al capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo che hanno dato il via alle due mozioni poi ritirate alla luce della volontà di votare all’unanimità dello stesso Senato della Repubblica, il Comitato Cura Domiciliare Covid 19, nella persona del Presidente Avv. Erich Grimaldi, ha ottenuto, per tramite del Ministero della Salute, un incontro con i vertici Agenas, fissato per venerdì prossimo, 23 aprile. Un incontro utile e necessario proprio per affrontare il tema della cura domiciliare precoce, inclusa l’esposizione dello schema terapeutico proposto sulla base delle evidenze raccolte dagli oltre mille medici del nostro gruppo in un anno di supporto domiciliare, e l’istituzione del tavolo di lavoro per la redazione di un nuovo protocollo nazionale di cura domiciliare precoce.

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