Cesare Cremonini – Il cantautore bolognese ha voluto esporsi su uno fra i temi più delicati e caldi dell’attualità. «Non è sempre una guerra fra scemi e intelligenti. La verità è che tra coloro che rifiutano il vaccino Covid-19 sono dei forti ansiosi», ha scritto su Twitter
Una posizione antitetica a quella di Jennifer Aniston, espressa su Twitter nel tentativo estremo di favorire l’apertura di un dialogo. Cesare Cremonini, online, ha chiesto che i no-vax, nel caso specifico coloro i quali rifiutano di sottoporsi al vaccino Covid-19, non vengano trattati alla stregua di mostri ignoranti. «Anch’io, come tanti, ho amici che non si sono vaccinati», ha scritto su Twitter il cantautore bolognese, inserendosi in uno dei dibattiti più caldi del momento. «Quando ne parliamo si aggrappano a tutto, ma la verità è che alcuni di loro sono dei forti ansiosi, da sempre.
Chi ha questa difficoltà deve essere aiutato, non isolato. L’informazione e una comunicazione aggressiva non giovano», ha ribadito Cremonini, prendendosi poi la briga di rispondere a tante fra le obiezioni e le domande dei follower.
L’ex Lunapop, che ha spiegato di aver ricevuto «quando mi sono esposto, molti messaggi di ragazzi che linkavano ciarlatani su Internet, ragazzi che mi sono apparsi tremendamente insicuri», ha specificato che questa «Non è sempre una guerra fra scemi e intelligenti». «Gli scemi li abbiamo compresi, ma le sfumature contano. Le fragilità sono diffuse e in un Paese in cui i disagi psichici sono un tabù chi ha le idee chiare ha una responsabilità in più. Aiutiamoci», ha ribadito via Twitter, descrivendo la comprensione e l’empatia come le sole armi con le quali si possa combattere questa battaglia. «Se l’ansia (che sa essere patologica) rispondesse alla razionalità, non sarebbe il male del secolo».