Le castagne, simbolo della stagione autunnale, non dovrebbero mai mancare sulle nostre tavole. Sono infatti ricchissime di proprietà e, come la tradizione contadina insegna, possono sostituirsi a una fonte di carboidrati. Il periodo delle castagne va da ottobre inoltrato a tutto novembre.
Le castagne sono il frutto dell’albero selvatico Castanea sativa, dal quale, in seguito a innesti e potature, ne è nata una vera e propria coltivazione, da cui hanno origine i marroni.
Grazie all’alto contenuto di fibre, le castagne hanno un elevato potere saziante e possono essere consumate a fine pasto, per favorire il senso di sazietà.
Inoltre, le fibre rallentano l’assorbimento dei nutrienti e aiutano a regolare i livelli di zucchero e colesterolo nel sangue.
Sono ricche di carboidrati complessi, pertanto possono sostituire una porzione di cereali o pane: una valida alternativa in caso di intolleranza al glutine!
La presenza di amidi e zuccheri semplice le rende un’ottima fonte di energia.
Sono ricche di folati, vitamine del gruppo B che non devono mai mancare in gravidanza, in quanto essenziali nella prevenzione di malformazioni congenite, oltre che nella sintesi di DNA, proteine ed emoglobina. Ottimo, quindi, il consumo in gravidanza!
Non esistono particolari controindicazioni al consumo di castagne in soggetti in buona salute, se consumate in quantità adeguate.
Per l’elevato contenuto di fibre, potrebbero essere sconsigliate in caso di sindrome del colon irritabile o disturbi gastrointestinali.
Sono sconsigliate in soggetti allergici, per i quali si raccomanda di consultare il proprio medico.
Se consumate in quantità adeguate, tutti possono consumare le castagne regolarmente.
Ad esempio, non vi è correlazione tra castagne e diabete, quindi, anche chi è affetto da diabete può inserirle nella propria dieta bilanciando al meglio il pasto con l’aggiunta di proteine e grassi.
In caso di allergia o particolari condizioni di salute è sempre consigliato chiedere il parere del medico.
Il castagno era noto nel Medioevo come “l’albero del pane“. Da tale appellativo si può intuire l’importanza nutrizionale dei suoi preziosi frutti, che, ricchi di amidi, venivano consumati dai più poveri in sostituzione al pane.
Dalle castagne si ricavava una farina versatile, la farina di castagne, molto nutriente, utilizzata tutt’oggi in diverse preparazioni in cucina.
Possono essere consumate arrostite, al vapore o bollite. L’apporto calorico delle castagne bollite è inferiore grazie al contenuto di acqua.
Dal sapore dolce, sono ottime se mangiate sole ma perfette da abbinare ad alcuni piatti caldi come zuppe e minestre di cereali, legumi e verdure.
Tostate e croccanti, possono insaporire insalatone e secondi piatti.
Con le castagne si possono preparare dolci deliziosi, come il castagnaccio, un dolce della tradizione toscana realizzato con la farina di castagne.
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