Giornata Mondiale contro l’Aids: 1 dicembre 1988 – 1 dicembre 2021. Oggi ricorre la Giornata Mondiale contro questa terribile malattia, il cui virus Hiv fu isolato per la prima volta nel 1984 (erano solo tre anni che se ne parlava) dal biologo americano di origine italiana Robert Gallo.
Nonostante i risultati raggiunti, resta ancora molto da fare per combattere l’Aids. In tutto ha ucciso 45mila persone in Italia e 35 milioni nel mondo. Per quanto riguarda i bambini, l’Unicef rivela che “Nel 2020 almeno 310.000 in tutto il mondo hanno contratto l’Hiv, uno ogni due minuti. Altri 120.000 sono morti per cause legate all’Aids, uno ogni cinque minuti. Due bambini su 5 al mondo vivono con l’Hiv senza saperlo e solo poco più della metà dei bambini con l’Hiv ha accesso ai trattamenti antiretrovirali. Circa l’88% delle morti di bambini legate all’Aids sono avvenute nell’Africa sub-sahariana e la pandemia da Covid-19 sta aggravando la situazione.” Lo si legge nel report “HIV and AIDS Global Snapshot”.
In data odierna si ricorda anche che si devono raggiungere pure gli obiettivi che non sono stati raggiunti, per debellare la pandemia (e ovviamente non parliamo di Coronavirus!). Nientemeno che entro il 2030: tra 9 anni!
L’Aids è “una delle pandemie più distruttive della storia”, sottolinea il medico belga esperto di salute publica Hans Kluge, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, che ha pubblicato un rapporto sulla malattia in collaborazione con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).
Mentre “l’attenzione del mondo è concentrata sul Covid-19 – continua Kluge – non possiamo dimenticare” questo “altro virus mortale che ha devastato vite e comunità per quasi 40 anni”. A proposito di dati, “dei 38 milioni di persone che convivono con l’Aids, secondo i dati dell’Unaids, 36,2milioni sono adulti e 1,8 milioni sono bambini con meno di 15 anni. Negli ultimi anni sono stati registrati importanti progressi nel contrasto alla malattia, non solo nei Paesi più ricchi, ma anche in quelli a basso e medio reddito: il numero delle nuove diagnosi è diminuito nel tempo passando dal picco del 1998 con 2,8 milioni di nuove infezioni a 1,7 milioni nel 2019. Inoltre alla fine di dicembre 2020 erano 27,5 milioni le persone con Hiv che avevano accesso alle terapie antiretrovirali, rispetto ai 7,8 milioni del 2010.”
L’immunologo Anthony Fauci, molto noto in questi due anni di Covid, ma anche per le sue ricerche contro l’Aids, a fronte del calo di diagnosi di questa malattia, sottolinea anche lui che essa viene scoperta in ritardo, perciò le terapie sono meno efficaci. Inoltre, ha detto ancora Fauci all’Assemblea Generale dell’ONU, occorrerebbe tutelare maggiormente i malati di Hiv contro il Covid.