Petardi e fuochi d’artificio provocano gravi danni agli animali. Attacchi di panico, di cuore, fughe e morti improvvise sono tra le conseguenze possibili a causa delle nostre scelte. Abbiamo chiesto a una veterinaria come aiutare i nostri amici a quattro zampe a stare meglio nella notte di San Silvestro.
I botti sono pericolosi anche per gli animali
I prodotti pirotecnici non sono pericolosi solo per gli esseri umani, ma anche per gli animali. L’attenzione dei media spesso si abbassa quando a soffrirne sono questi ultimi. Solo pochi eventi particolarmente rilevanti, come è accaduto per la morte di centinaia di uccelli a Roma all’inizio del 2021, salgono agli onori delle cronache.
L’esplosione dei botti aveva spaventato gli storni (presenti quell’anno in gran numero nel centro della Capitale per la mancata attuazione dei consueti interventi di dissuasione), che si erano alzati in volo contemporaneamente, sbattendo uno contro l’altro e contro case e fili dell’alta tensione.
Tuttavia non solo gli animali che vivono all’aperto possono essere coinvolti gravemente, ma anche quelli che vivono in casa, i nostri animali domestici. Che tipo di danni provocano i botti agli amici a quattro zampe e quali specie sono più a rischio? Come possiamo proteggerli? Ecco le risposte di Sara Ghilardi, dottoressa in Medicina veterinaria della Clinica Gran Sasso di Milano.
Danni fisici e psicologici, soprattutto per i cani
I petardi possono provocare danni fisici agli animali. “Esplosioni anche piccole possono causare lesioni”, spiega l’esperta e prosegue: “Anche quando scappano, gli animali che hanno paura possono avere delle reazioni istintive in casa che li portano a cercare la fuga. In questo momento c’è il rischio di autolesionismo con oggetti presenti in casa”. Anche Lav (la Lega Anti Vivisezione) nel vademecum disposto ogni anno prima di Capodanno, consiglia di non lasciare per alcun motivo gli animali incustoditi all’esterno, nemmeno se sono in gabbia, e di non tenere cani legati a catena perché potrebbero strangolarsi.
Il danno può essere però anche psicologico: “L’animale può sviluppare delle forti fobie che lo portano poi ad avere dei disturbi di tipo comportamentale nel momento in cui sente rumori che gli ricordano quelli di fuochi e botti”, aggiunge Ghilardi. I cani sono particolarmente sensibili ai rumori di esplosioni, che non piacciono comunque nemmeno ai gatti.
Per tranquillizzare il tuo animale, spiega nel vademecum l Lav, puoi programmare una lunga passeggiata diurna e un’uscita veloce all’imbrunire il 31 dicembre, tenendo sempre il cane a guinzaglio, anche se abituato a stare libero.
Come aiutare il tuo animale
I cani e gatti hanno un udito più sensibile del nostro e il rumore dei botti è per loro particolarmente fastidioso. Se un animale ha già manifestato la fobia per i rumori assordanti, è consigliabile tenerlo in casa la sera di Capodanno avendo cura di chiudere tutte le porte e le finestre, per non stressarlo ulteriormente.
“Affinché il frastuono proveniente dall’esterno non si senta, si possono creare dei rumori in casa che facciano da diversivo“, dice Ghilardi. “Si può tenere accesa la televisione ad alto volume, oppure accendere dispositivi come il phon, il cui rumore non turbi gli animali”. Bisogna sempre tenere presente che alcuni rumori domestici possono comunque risultare fastidiosi: alcuni, per esempio, temono il ronzio del motore dell’aspirapolvere: meglio evitare di accenderla per non aumentare il senso di ansia.
Per evitare i danni fisici indotti dalla fuga, invece, “si può creare una sorta di tana in cui l’animale possa andare a rifugiarsi“, spiega l’esperta. “È frequente che il cane tenti di nascondersi sotto divani, sedie o tavoli e quindi rischi di farsi del male”. È fondamentale anche non lasciare l’animale da solo, ma cercare di tenergli compagnia, distrarlo giocando con lui o rassicurarlo se cerca il nostro aiuto.
Come riporta anche la Lav nel suo vademecum, è meglio lasciare che sia il proprio animale a scegliere la zona in cui rifugiarsi. Potrebbe essere vicino a noi oppure nella sua solita area di riposo, nella vasca da bagno o nel seminterrato, a seconda della sua preferenza. Accendere anche un po’ di musica rilassante lasciando dei giochi interattivi con del cibo nascosto può essere utile. Se l’animale non è terrorizzato dai botti o se è un cucciolo, la Lav consiglia di far cadere a sorpresa del cibo nel momento dei botti, elargendo ad ogni scoppio una sorta di premio, mantenendo un’aria allegra e serena.
Se i rimedi precedenti non fossero efficaci, l’ultimo metodo è quello farmacologico: “Esistono sedativi e ansiolitici prescritti dal veterinario curante quando gli altri metodi non funzionano. Vanno somministrati prima dei festeggiamenti”, spiga Sara Ghilardi. Importante evitare le soluzioni fai da te somministrando tranquillanti senza il parere del veterinario.
Se l’animale dovesse fuggire, la Lav consiglia di presentare immediatamente una denuncia di smarrimento alle forze di polizia, avvisando il servizio veterinario pubblico e i canili della zona. Essendo molto spaventati, gli animali non rispondono al richiamo di voci conosciute, è quindi importante cercarli accuratamente in cantine, box, solai e altri luoghi limitrofi.
Quando andare dal veterinario
Se il problema è semplicemente la fobia dei rumori, l’esperta sconsiglia di portare l’animale dal veterinario, per peggiorare il suo stato di ansia e stress: “L’unica ragione per cui è consigliabile recarsi dal veterinario è il danno fisico“, spiega Ghilardi.
Quindi se abbiamo un animale conviene comprare anche i fuochi d’artificio? No, se gli vogliamo bene. Che fare allora a Capodanno? “Stare in buona compagnia, bere, mangiare e ballare può bastare?”, chiede l’esperta.
Come aiutare gli animali selvatici
Anche gli animali selvatici risentono fortemente degli effetti dei botti. “Presi dal panico, mettono immediatamente in atto i comportamenti tipici delle loro specie, tutti accomunati da un fattore determinante per la loro sopravvivenza: fuggire da quella situazione per mettersi in salvo. Questa reazione istintiva comporta spesso conseguenze letali”, spiega la Lav.
Per quanto riguarda i volatili, possiamo lasciare a loro disposizione qualche ciotola di acqua fresca e dei semi. Per i piccoli mammiferi che vivono nei parchi urbani possiamo lasciare, oltre all’acqua, anche una ciotola con crocchette di piccole dimensioni. Infine, nel caso di animali selvatici feriti, è fondamentale chiedere immediatamente l’intervento del Cras (Centro Recupero Animali Selvatici) competente per territorio, rivolgendosi alla Polizia Provinciale oppure ai Carabinieri Forestali.